Coppa America: Stati Uniti-Argentina (martedì/mercoledì)

Nella notte tra martedì e mercoledì si gioca la prima semifinale di Coppa America tra Stati Uniti e Argentina: nei quarti la prima ha battuto l’Ecuador 2-1, e la seconda il Venezuela 4-1.

STATI UNITI – ARGENTINA | mercoledì ore 03:00

Pur avendo battuto Ecuador e Venezuela, ossia i loro rispettivi avversari nei quarti di finale, sia gli Stati Uniti che l’Argentina hanno mostrato, in modi e forme diverse, alcune vulnerabilità difensive più o meno evidenti. Gli Stati Uniti hanno giocato con intelligenza, dopo essere andati quasi subito in vantaggio grazie a un gol di Dempsey e aver raddoppiato nella ripresa; ma ciononostante hanno corso diversi rischi per tutta la partita, e nei minuti finali – dopo il gol dell’Ecuador – hanno seriamente rischiato di prendere il gol del pareggio e portarla ai rigori. È stata una partita resa ulteriormente complicata da una doppia espulsione avvenuta intorno al 50°, quando Jermaine Jones ha un po’ perso la testa e colpito un avversario con un pugno (molto lieve, a dire il vero) a gioco fermo, tra le reazioni degli Stati Uniti a un brutto fallo commesso da Antonio Valencia (espulso a sua volta, lui per doppia ammonizione).

L’Argentina ha sfruttato due grossi errori difensivi compiuti dalla difesa venezuelana nella prima mezz’ora di gioco, ma ha subìto moltissimo gli attacchi del Venezuela nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Ha persino rischiato di prendere un gol su rigore, assegnato dall’arbitro poco prima della fine del primo tempo per un fallo del portiere Romero su Josef Martinez. Luis Manuel Seijas, per fortuna dell’Argentina, ha però sbagliato clamorosamente il rigore, con il tiro più spaccone possibile e nella maniera più goffa possibile. Oltre a questa parata, Romero ne ha compiute altre, piuttosto rilevanti.

Anche senza Di Maria, e considerando certe riserve “di lusso” come Lamela e Lavezzi, l’Argentina – che in questa Coppa America ha segnato 15 gol in quattro partite – tra la trequarti e l’attacco continua ad avere a disposizione probabilmente il miglior gruppo di calciatori sudamericani in attività. Il reparto che mostra qualche lacuna è piuttosto la difesa, specialmente le corsie esterne: né Gabriel Mercado né soprattutto Marcos Rojo offrono quella sicurezza tale da poter ritenere la difesa argentina “impenetrabile”, neppure contro avversari relativamente scarsi. Anche Otamendi, fino all’anno scorso ritenuto (con buone ragioni) uno tra i centrali più forti d’Europa, continua a mostrare una certa eccessiva discontinuità.

Negli Stati Uniti gli squalificati sono Jermaine Jones, per l’espulsione contro l’Ecuador (il ricorso presentato dalla nazionale statunitense è stato respinto), l’attaccante Bobby Wood e il centrocampista Alejandro Bedoya: sono tutti e tre importanti titolari nella formazione iniziale, e Klinsmann dovrà necessariamente inventarsi qualcosa per rimpiazzarli. Una soluzione rischiosa ma molto interessante potrebbe essere un 4-4-2 con solo Zardes (autore del secondo gol contro l’Ecuador) in attacco con Dempsey, e Nagbe e Pulisic a prendere due posti a centrocampo lasciati liberi da Jones e Bedoya. Finora sia Nagbe che Pulisic, utilizzati solo per poco tempo, non hanno deluso le aspettative. Un’alternativa potrebbe anche essere l’impiego di un centrocampista di copertura in più, Kyle Beckerman, a proteggere la linea difensiva. La buona notizia per Klinsmann, in ogni caso, è il ritorno di Yedlin al posto di Besler, dopo il turno di squalifica.

Klinsmann ci crede lo stesso, e non potrebbe dire altrimenti, ma è evidente che le assenze di tre titolari come Jones, Wood e Bedoya indeboliscono notevolmente il potenziale degli Stati Uniti, una nazionale che non dispone di una rosa con talenti in numero illimitato. Senza dubbio c’è gente in gamba in panchina (Nagbe e Pulisic, appunto) ma la loro capacità di giocare bene contro una nazionale forte ed esperta come l’Argentina non è per niente scontata.

La partita si giocherà alle 20:00 (ora locale) allo “NRG Stadium” a Houston, in Texas, quasi tutto esaurito. L’arbitro sarà il paraguaiano Enrique Caceres, che in questa edizione della Coppa America ha arbitrato la partita della fase a gironi tra Messico e Uruguay (finita 3-1 per il Messico, con quattro ammonizioni e due espulsioni).

Aggiornamento martedì 21 giugno, ore 12:30 – Come giustamente segnalato nei commenti (e grazie), l’Argentina giocherà certamente senza Nicolás Gaitán, che è squalificato per somma di ammonizioni. Il suo posto potrebbe essere occupato o da Lamela, che lo ha sostituito nella partita scorsa e ha segnato anche un gol, oppure da Lavezzi (meno probabile, secondo noi), da poco tornato a disposizione dopo un infortunio che gli aveva impedito di giocare nelle prime partite.

Le probabili formazioni:
STATI UNITI: Guzan; Johnson, Cameron, Brooks, Yedlin; Bradley, Zusi, Nagbe, Pulisic; Zardes, Dempsey.
ARGENTINA: Romero; Mercado, Otamendi, Mori, Rojo; Mascherano, Augusto Fernandez, Banega; Messi, Gaitan Lamela, Higuain.

PROBABILE RISULTATO: 1-2

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