Champions League: Atletico Madrid-Bayern Monaco e Rostov-Psv (gruppo D)

Nella seconda giornata del gruppo D c’è lo scontro diretto tra le due squadre favorite per il passaggio del turno: Atletico Madrid e Bayern Monaco. Nell’altra sfida Rostov e Psv cercano i primi punti in classifica dopo le sconfitte all’esordio.

ATLETICO MADRID – BAYERN MONACO | mercoledì ore 20:45

Uno degli aspetti più evidenti riguardo l’attesissima partita tra Atletico Madrid e Bayern Monaco – un rematch della semifinale della stagione scorsa, vinta dall’Atletico – è che si affrontano le due squadre probabilmente più “ordinate” al mondo, quelle con la disposizione tattica più efficiente, meticolosa ed equilibrata. Non si può fare a meno di osservare che, ora come ora, Bayern e Atletico siano le due squadre con le migliori difese d’Europa: in tutti i principali campionati nessuna squadra, a parte il Bayern Monaco, è riuscita a subire soltanto un gol in cinque partite. E il dato relativo alla difesa dell’Atletico Madrid è più o meno lo stesso: due gol in sei partite.

In campionato l’Atletico Madrid è terzo con dodici punti, uno in meno rispetto al Barcellona e due in meno rispetto al Real Madrid. Ha già pareggiato tre volte ma non ha ancora perso una partita. Nella prima partita di Champions League, grazie a una bella sforbiciata di sinistro di Saul Niguez, ha battuto 1-0 il PSV a Eindhoven, in una partita in cui a tratti ha anche dovuto difendersi strenuamente (Oblak ha anche parato un rigore a Guardado, alla fine del primo tempo). Dopo quella partita, l’Atletico ha battuto 5-0 in casa lo Sporting Gijon prima di un turno infrasettimanale abbastanza impegnativo: ha giocato contro il Barcellona al “Camp Nou”, e ne è uscito con un utile e meritato pareggio per 1-1.

Domenica scorsa, malgrado un ampio turnover nella partita vinta 1-0 in casa contro il Deportivo La Coruna, una serie di episodi negativi hanno avuto pesanti ricadute sulle condizioni fisiche della rosa: si sono fatti male Augusto Fernandez, seriamente, e José Giménez. Augusto Fernandez – che già l’anno scorso era rimasto a lungo assente per un infortunio al ginocchio sinistro – si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio destro in uno scontro di gioco al diciottesimo del primo tempo: la società ha reso noto che resterà lontano dai campi per almeno sei mesi, purtroppo, e auguri a lui. Al suo posto è entrato Gabi, che quindi ha “riposato” molto poco. Poi, al 36°, si è infortunato anche Gimenez, uscito dal campo per un dolore all’adduttore della coscia destra: si tratta di una lesione per cui dovrà rimanere fermo almeno un paio di settimane.

Pur non essendo due “titolari fissi”, sia Augusto Fernandez sia Gimenez appartengono al ristretto gruppo di prime scelte di Simeone quando c’è da dare il cambio a un titolare a centrocampo o in difesa (per Gimenez il discorso vale ancora di più, data la sua frequente alternanza con l’altro titolare Savic). Ne l’uno né l’altro avrebbero giocato da titolari la partita contro il Bayern Monaco, essenziale per stabilire il primo posto provvisorio nel gruppo D; ma la loro assenza rappresenta per Simeone una risorsa in meno nella gestione della rosa e del turnover.

Il Bayern Monaco – si è detto un po’ ovunque – ha vinto tutte e otto le partite che ha giocato da quando Ancelotti è il nuovo allenatore: a parte il Borussia Dortmund nella Supercoppa di Germania, però, nessuna delle squadre contro cui ha giocato finora (Carl Zeiss Jena, Werder Brema, Schalke 04, Rostov, Ingolstadt e Hertha Berlino) sono ritenute grandi squadre. È rilevante notare semmai che – anche grazie all’equilibrio e alla compattezza della squadra, qualità spesso ricercate e altrettanto spesso ottenute da Ancelotti – quest’anno il Bayern sembra destinato a vincere anche quelle partite in cui l’avversario si difende molto bene o gioca addirittura meglio: il genere di partite “storte” che altre squadre pareggerebbero. Un esempio è quella di campionato giocata sabato scorso, contro l’Amburgo, battuto in casa 1-0: è stata finora la vittoria del Bayern con il margine minore, ed è stata ottenuta grazie a un gol di Kimmich all’88° minuto. In difesa non c’era Hummels, che però ha recuperato dal suo infortunio al ginocchio, e lunedì si è allenato regolarmente.

Al “Vicente Calderon” l’Atletico ha vinto venticinque delle ultime trenta partite giocate in competizioni europee. Il Bayern Monaco ha affrontato in semifinale squadre spagnole tre volte nelle ultime tre edizioni della Champions League, e ha sempre perso (Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid).

Considerando la qualità impareggiabile del centrocampo avversario (Xabi Alonso, Vidal, Thiago Alcantara), probabilmente all’Atletico converrà lasciare il possesso palla al Bayern e giocare una partita simile a quella giocata contro il Barcellona al “Camp Nou” la settimana scorsa, affidandosi alla velocità di Gameiro per le ripartenze (e lasciando a Torres qualche minuto nel secondo tempo). Ad ogni modo, la particolare attenzione dedicata da entrambi gli allenatori alla fase difensiva (specialmente Simeone) rende molto improbabile che questa partita possa finire con molti gol. Lewandowski – che ha finora segnato un terzo dei gol complessivi segnati dal Bayern – sarà marcato anche stavolta da uno dei migliori centrali al mondo, Diego Godin, ossia un calciatore alla sua altezza, letteralmente e non.

Le probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis; Saul Niguez, Gabi, Koke, Carrasco; Gameiro, Griezmann.
BAYERN MONACO: Neuer; Lahm, Javi Martinez, Hummels, Alaba; Xabi Alonso, Vidal, Thiago Alcántara; Muller, Coman, Lewandowski.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
UNDER 2.5 (1.55, Eurobet e SNAI)
OVER 3,5 CARTELLINI (1.66, Bet365)
1X + UNDER 3.5 (1.80, Eurobet e Better)




 

ROSTOV – PSV | mercoledì ore 20:45

Dopo aver affrontato l’Ajax nei playoff di Champions League, ottenendo un pareggio per 1-1 nella partita d’andata e vincendo addirittura per 4-1 il match di ritorno, il Rostov si appresta a sfidare un altro club olandese. Questa volta, però, rischia di trovarsi molto più in difficoltà, perché il PSV Eindhoven ha vinto le ultime due edizioni dell’Eredivisie e si è recentemente ben comportato contro l’Atletico Madrid, che si è imposto solo per 1-0: peraltro, se Andres Guardado non avesse sbagliato un calcio di rigore nei secondi finali del primo tempo, la squadra allenata da Diego Simeone avrebbe avuto problemi ancor maggiori. Bisogna inoltre ricordare che il PSV gioca benissimo in trasferta: sabato scorso, battendo a domicilio l’Excelsior per 3-1, è arrivato a quota tredici successi esterni consecutivi in campionato.

Il Rostov punta soprattutto su una buona fase difensiva, che ha esibito anche pochi giorni fa, in occasione della vittoria per 1-0 sulla Lokomotiv Mosca: in precedenza, però, aveva incassato tre sconfitte consecutive ed era dunque apparso in calo, dopo aver compiuto sforzi importanti dal punto di vista fisico per iniziare bene l’attuale stagione e conquistare una storica qualificazione al tabellone principale della Champions. I padroni di casa cercheranno di chiudere tutti gli spazi e riusciranno presumibilmente a centrare questo obiettivo nella prima parte del match, ma alla lunga dovrebbero essere impensieriti in modo più frequente dal PSV, la cui qualità è superiore.

Le probabili formazioni:
ROSTOV: Dzhanaev, Kalachev, Mevlja, Cesar Navas, Granat, Kudryashov, Erokhin, Gatskan, Poloz, Noboa, Azmoun.
PSV EINDHOVEN: Zoet, Brenet, Isimat-Mirin, Moreno, Wliiems, Hendrix, Propper, Guardado, Narsingh, L. De Jong, Pereiro.

PROBABILE RISULTATO: X-X
X2 (1.38, Bet365)
UNDER 1.5 PRIMO TEMPO (1.33, Bet365)

 

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