Jannik Sinner sogna il bis, ma stavolta dovrà fare i conti con i numeri e con un regolamento che, sulla carta, lo pongono già in svantaggio.
Un montepremi faraonico e delle sfide pirotecniche. Promette spettacolo il Six Kings Slam, il torneo-esibizione che si disputerà a Riad dal 15 al 18 ottobre. Al quale parteciperà, come noto, anche Jannik Sinner, che lo scorso anno si impose portando a casa un assegno da strabuzzare gli occhi.

Sarebbe bello se riuscisse a fare il bis, ma non è così scontato che accada. Dietro la nuova edizione dell’evento si nasconde, infatti, un tabellone che potrebbe rivelarsi particolarmente insidioso per il numero 2 del mondo. Mentre Carlos Alcaraz e Novak Djokovic accederanno direttamente alla semifinale, l’azzurro dovrà affrontare un turno in più.
Partirà, infatti, dai quarti, a differenza degli altri due top player appena citati. Ma come mai, vi starete legittimamente chiedendo, il tennista che è stato al vertice del ranking per oltre un anno partirà “zoppo” al Six Kings Slam di Riad? Ebbene, un motivo c’è.
Percorso complicato per Sinner: perché al Six Kings Slam partirà in svantaggio
Il motivo di questo “svantaggio” è da ricercarsi nella formula particolare del torneo: l’evento non assegna punti utili in ottica ranking, per cui non tiene conto della classifica attuale dei partecipanti.

Le teste di serie vengono determinate in base al numero di Slam vinti, premiando chi ha collezionato più successi Così, sebbene Sinner sia al numero 2 del mondo e vincitore di 4 Slam, deve affrontare un percorso più lungo e difficile rispetto ad Alcaraz e Djokovic, che hanno vinto più Major di lui.
Quest’anno l’azzurro avrà meno margine di errore, dunque, e dovrà essere al massimo fin dal primo match. La sfida con Tsitsipas diventa dunque una sorta di crocevia: la vittoria contro il greco non solo lo proietterebbe in semifinale contro Djokovic, ma sarebbe anche una conferma della sua capacità di reggere la pressione e imprevisti. Nonché un’occasione per dimostrare che certi svantaggi, a volte, sono tali solo all’apparenza.





