L’America rinnega Alcaraz: rivincita lampo per Sinner

Alcaraz vince lo Slam, ma nella sfida più impegnativa, al momento, sembrerebbe averla spuntata Sinner: rivincita inattesa, anche se solo simbolica.

L’ultima sfida l’ha vinta Carlos Alcaraz. Battendo Jannik Sinner in finale a Flushing Meadows, ha portato a casa il secondo Slam a stelle e strisce della sua carriera. Non è stata una partita particolarmente avvincente o emozionante, ma i due fenomeni del tennis mondiale hanno comunque scritto, in ogni caso, un’altra pagina della loro, ormai atavica, rivalità.

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L’America rinnega Alcaraz: rivincita lampo per Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

E non ci è voluto molto perché il tennista azzurro, dopo la sconfitta agli US Open, si prendesse la sua rivincita. No, non hanno duellato di nuovo: si tratta, semmai, di una rivincita simbolica, nonché inattesa, se vogliamo. Già, perché a gran sorpresa, nelle scorse ore, i riflettori del New York Times non si sono soffermati sullo spagnolo, campione una settimana fa nella Grande Mela, ma sull’azzurro.

Il celebre quotidiano americano ha dedicato un ampio approfondimento a Sinner in quanto potenziale modello educativo e sportivo, ripercorrendone le tappe giovanili e il percorso di crescita, con un approfondimento speciale sui suoi trascorsi. Un attestato di stima che ha spiazzato molti, nonché stupito, considerando che, mentre Alcaraz veniva celebrato per il suo trionfo nel Nuovo Continente, l’America stessa guardava al suo più acerrimo rivale come ad un esempio per i ragazzi.

Sinner esempio per i ragazzi

Il New York Times ha rispolverato molte delle dichiarazioni rilasciate negli anni da Jannik, sin da quando, ancora giovanissimo, si allenava alla corte di Riccardo Piatti, a Bordighera. Come, ad esempio, questa: “Se non fossi stato tra i primi 200 al mondo entro i 23 o 24 anni – ha detto Sinner tempo fa – avrei smesso di giocare”.

Sinner
Sinner esempio per i ragazzi (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Un obiettivo oggi ampiamente superato: a 24 anni, Sinner è numero 2 al mondo e vincitore di quattro tornei del Grande Slam. Non si parla solo del suo “rapporto” con la racchetta, però, in questo articolo, ma anche della sua passione per lo sci. Dettaglio che, a detta del New York Times, farebbe di lui un atleta ancor più virtuoso. 

Interessantissima, infine, la dichiarazione di Neeru Jayanthi, medico sportivo, che afferma: “Il modello migliore potrebbe essere: prima si forma l’atleta. (…) Suggerirei ai bambini di essere pazienti, di provare diversi sport, di sviluppare un insieme diversificato di competenze e di concentrarsi sul divertimento. Come ha fatto Sinner”. Perché lui sì che è un esempio da seguire.

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