Aryna Sabalenka incanta i follower con un nuovo carosello di selfie e scatti: anche questi contenuti confermano il cambio di rotta della tigre bielorussa.
A destare interesse, quando si parla di Aryna Sabalenka, non è solo la sua carriera sportiva. Si parla di lei tanto per i trionfi in campo quanto per la sua vita fuori dal tennis, considerando che la tigre bielorussa è un personaggio dalle mille sfaccettature che sa bene come intrattenere il suo pubblico anche quando in palio non ci sono trofei o punti utili in chiave ranking.

Vincendo gli US Open ha fatto sognare tutti e ha presto fatto il bis pubblicando sui social, su cui ultimamente è molto più attiva di quanto non fosse in passato, un inedito carosello. Una raccolta sia di selfie che di scatti “rubati” dal fidanzato, postata ad un doppio scopo: da una parte, voleva ringraziare l’hotel che l’ha ospitata in occasione del suo soggiorno a New York; dall’altra, voleva forse confessare la sua “ossessione” per le fotografie.
E questi scatti, molti dei quali la ritraggono in ascensore, hanno confermato ciò che tutti hanno notato già da tempo: che la tennista, numero 1 al mondo, ha fatto un glow-up davvero incredibile. Il post mostra la tennista in diversi momenti del soggiorno nella Grande Mela, durante lo US Open, tra sorrisi, facce buffe e scatti spontanei, che hanno immediatamente catturato l’attenzione dei fan. Sfoggia gli outfit più disparati ed è davvero impossibile resistere al suo fascino.
Scatti e sorrisi: Sabalenka domina i social
La sua capacità di mescolare spontaneità e simpatia ha sollecitato migliaia di commenti: i follower, entusiasti di questo carosello, hanno apprezzato non solo la sua bellezza, oramai oggettiva, ma anche la leggerezza con cui si mostra sui social.

Sabalenka, tuttavia, è doveroso sottolinearlo, non si limita a vincere e a mostrarsi sui social: la bielorussa ha parlato, nei giorni scorsi, anche di temi più profondi, come la salute mentale. In un recente intervento nel podcast di Jay Shetty su YouTube, ha raccontato, infatti, le difficoltà affrontate all’inizio della carriera: “Ci ho lavorato per quattro o cinque anni – ha confessato – All’inizio della mia carriera abbiamo fatto molte cose, ma mi sono resa conto che dipendevo troppo dalla psicoterapia. Mi aspettavo che risolvesse i miei problemi e continuavo a ripetere lo stesso errore”.
La tennista ha spiegato come sia stata fondamentale, una volta resasi conto di ciò, prendere in mano la propria crescita personale: “Essere in grado di lottare e gestire le mie emozioni come ho fatto in questa finale significa molto per me. Sono orgogliosa di me stessa“. E anche i suoi sostenitori dovrebbero esserlo.





