Un gesto solo suo: il dettaglio che svela la mentalità di Sinner

Dietro l’apparente normalità di ogni punto di Sinner, c’è un trucco tratto da una leggenda del tennis: ecco perché i rituali contano tra i grandi.

La determinazione e la disciplina sono ingredienti essenziali nel mondo del tennis d’alta quota, ma spesso è un dettaglio, quasi impercettibile, a rivelare il carattere di chi ambisce ai vertici. Non tutti se ne accorgono, ma tra le abitudini apparentemente insignificanti dei grandi campioni si nascondono rituali che parlano di ossessioni, scaramanzie e ricerca del controllo. Anche chi sembra più posato cela piccoli segreti, gesti ripetuti all’infinito in cerca di equilibrio.

Sinner
Un gesto solo suo: il dettaglio che svela la mentalità di Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Jannik Sinner non fa eccezione alla regola. A differenza dei tic clamorosi di campioni come Rafael Nadal, il suo rituale non salta immediatamente agli occhi. Ma basta osservarlo tra un punto e l’altro per notare una sorta di danza, uno spostamento appena accennato del corpo, ogni volta che si avvia a servire dopo aver recuperato le palline. Non è semplicemente una questione di stile: dietro questa camminata apparentemente casuale c’è un gesto voluto, mirato a rispettare una regola non scritta ma rigida.

Non calpestare le righe del campo con il piede sinistro: Sinner lo ha confessato in passato, spiegando come questa piccola mania abbia preso il sopravvento nei suoi match. Niente nasce per caso: la fonte di ispirazione è una leggenda del tennis contemporaneo, anche lei famosa per la sua attenzione quasi ossessiva ai dettagli. Osservando e apprendendo, Sinner ha fatto propria un’abitudine tipica di Maria Sharapova, conosciuta da giovanissimo ai primi allenamenti nella scuola di Riccardo Piatti.

Il valore dei rituali: scuola Sharapova e mentalità da campione

Imitare un grande può sembrare banale, ma nel linguaggio dello sport è una vera scuola di vita. Sharapova, cinque volte vincitrice Slam, non calpestava mai le righe tra uno scambio e l’altro: un gesto che per Jannik è diventato automatismo e scudo psicologico. Quello che in apparenza può sembrare un tic, in realtà è parte di una costruzione mentale, aiuta a gestire la tensione e a trovare ordine nel caos della partita.

Sharapova
Il valore dei rituali: scuola Sharapova e mentalità da campione (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Nel tennis ogni punto è un mondo a sé, ma sono spesso questi piccoli rituali a fare la differenza su chi riesce a rimanere lucido, centrato, pronto a ricominciare ogni volta da zero. Non è solo scaramanzia, ma una ricerca di controllo e sicurezza, un modo per sentirsi padroni di sé stessi anche nelle situazioni più critiche. Ed è proprio nella ripetizione, nella cura dei minimi gesti, che Sinner costruisce il suo percorso di crescita, facendone un vero tratto distintivo della sua personalità.

La storia di questo “trucco” sottilmente mutuato dalla scuola di Maria Sharapova è la dimostrazione di come talento, spirito di osservazione e dedizione si sommino nei dettagli meno evidenti. Perché dietro ogni gesto apparentemente casuale, c’è un mondo di lavoro, eredità e autodisciplina: è così che si formano i veri campioni.

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