Alla fine si farà, adesso è ufficiale: la notizia è arrivata al fotofinish, ma ha subito fatto esultare sia i tennisti che i tifosi. Ecco cosa accadrà a breve.
Sono già stati scritti fiumi e fiumi di parole su quanto sia strepitoso, ora come ora, il movimento tennistico italiano. Ed ogni parola in più spesa per sottolineare questo concetto sarebbe, dunque, del tutto superflua. I risultati parlano da sé e, in questi casi, non c’è bisogno di aggiungere nient’altro. Il succo del discorso, insomma, è ormai più che chiaro. Indelebile, se vogliamo.

Quello che hanno fatto i campioni azzurri a Roma resterà nella storia e non c’era momento migliore di questo per ufficializzare una notizia che, ne siamo certi, farà felici tanto loro, i diretti interessati, quanto i tifosi, che con grande entusiasmo hanno assistito allo spettacolo offerto dal battaglione azzurro agli Internazionali d’Italia sulla terra rossa della Capitale.
Adesso, infatti, è finalmente ufficiale: il progetto di riqualificazione dell’impianto che ospita, tra le altre cose, anche il Masters 1000 della città eterna, è in procinto di partire. Ad esso sono state destinate risorse per un totale di 60 milioni di euro, motivo per il quale il restyling stravolgerà completamente il campo centrale in cui i tennisti si danno battaglia alle porte dell’estate. Ma andiamo a scoprire, nello specifico, cosa cambierà, anche grazie al contributo indissolubile che campioni come Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Jasmine Paolini hanno dato al movimento tennistico italiano.
Per lui (e non solo) questo ed altro: adesso è ufficiale
Nel momento in cui il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzarome, ha svelato il rendering del progetto, ha così sintetizzato l’intervento che riguarderà l’arena: “Porterà il Foro Italico in una nuova dimensione”, ha detto, salvo poi concentrarsi sui dettagli.

Iniziamo col dire, dunque, che il Centrale di Roma avrà presto 2mila posti in più. Non è questa, però, la notizia più importante, quanto il fatto che il campo sarà finalmente dotato di una copertura. “Andava fatto”, ha chiosato Angelo Binaghi, aggiungendo che si tratta di “un’opera necessaria e i importante perché oramai il livello del torneo di Roma è talmente alto che non si può più procrastinare una scelta del genere”.
I lavori inizieranno nel 2026 e ci è voluto del tempo perché partissero perché, come ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, c’erano “alcuni nodi che creavano degli intoppi”. “C’era l’usufrutto trentennale a Sport e Salute – ha spiegato nello specifico – ma con l’avvocatura siamo riusciti a riconoscerlo fino alla durata della società, cioè fino al 2100. Un problema di carattere giuridico non da poco che è stato risolto” E adesso, finalmente, è il momento di gioire.