Matteo Berrettini, ecco cosa è successo realmente quel giorno al Foro Italico: la verità sull’infortunio dell’ex numero 6 del mondo.
“L’amore per questo torneo, per la città e per mio fratello mi hanno spinto a provarci fino alla fine”. Matteo Berrettini aveva il cappellino ben calato sulla fronte quando, lo scorso lunedì, raccoglieva le forze per spiegare alla stampa cosa fosse accaduto nel match contro Casper Ruud. Perché avesse deciso, di punto in bianco, di sventolare bandiera bianca.

La verità è che il campione romano non si è infortunato durante quella partita. Il problema agli addominali è pregresso e si era manifestato già a Montecarlo, salvo poi risolversi – almeno all’apparenza – nel giro di pochi giorni. Il finalista di Wimbledon 2021 si era dunque illuso che il pericolo fosse scampato e che il destino non gli avesse messo, ancora una volta, i bastoni tra le ruote. Non era così, però. Il dolore si era solo sopito, ma non lo aveva abbandonato del tutto.
Tanto è vero che, complici le fatiche del torneo che tanto gli sta a cuore, si è riacutizzato. Berrettini se n’era accorto già lunedì mattina, ma ha voluto provarci ugualmente. E non ci è voluto molto perché il popolo dei social iniziasse a contestare la sua scelta di giocare, il giorno prima, quel “maledetto” doppio con il fratello Jacopo. Una partita che non solo ha perso, ma che gli sarebbe costata anche molto cara.
Un’ora e mezza non basta: ribaltone Berrettini
A pensarlo sono in tanti, sebbene resti inteso che il dolore sarebbe tornato comunque, seppur in un momento diverso, se Matteo non fosse sceso in campo per disputare il match con suo fratello. Una teoria opinabile, dunque, che non convince per niente, ad esempio, Renzo Furlan, ex allenatore di Jasmine Paolini.

“Si possono fare tantissimi discorsi su Matteo – ha detto al Corriere dello Sport – La verità è che lui si sentiva bene e desiderava ardentemente di giocare qui, nella sua città, davanti alla sua gente. Lui voleva competere davanti al suo pubblico – ha osservato ancora il tecnico e le prime indicazioni viste con Fearnley erano ottime”.
“Poi non so cosa sia successo ma qualcosa si è rovinato. Colpa del doppio giocato con il fratello? Una partita di un’ora e mezza non può influire più di tanto sul fisico. Purtroppo ha un problema più serio che si manifesta ogni tanto e che lui fa fatica a risolverlo. Mi dispiace molto per lui”.