Sinner, campionato con “delitto”: finale a sorpresa

La confessione su Jannik Sinner spiazza il popolo del tennis: il colpo di scena ha stravolto la situazione, è finita nel peggiore dei modi.

Per me non cambia niente. Sono solo concentrato sulle mie cose e su me stesso, voglio giocare un buon tennis”. Così Carlos Alcaraz, nello scorso mese di marzo, aveva risposto al giornalista che gli aveva domandato in che modo vivesse l’assenza di Jannik Sinner dal circuito. Lo spagnolo credeva, o almeno queste erano state le sue parole, che con o senza di lui in campo non facesse assolutamente alcuna differenza.

Sinner
Sinner, campionato con “delitto”: finale a sorpresa (LaPresse) – Ilveggente.it

Eppure, ad un mese di distanza da quelle dichiarazioni, si è trovato ad ammettere l’esatto contrario. Se prima di Indian Wells si era espresso in questi termini, focalizzato com’era sulla prospettiva di portare a casa il Sunshine Double, a trasferta americana ormai archiviata le cose stanno in maniera completamente diversa. L’iberico non ha vinto né in California e né in Florida, ma c’è di più: non ha neanche reso come, potenzialmente, avrebbe potuto. Non ha fatto paura a nessuno, in sostanza.

Né lui e né tanto meno Sascha Zverev, che pure avrebbe potuto approfittare dell’assenza del numero 1 del mondo per macinare punti su punti e cercare di spodestarlo. Nessuno dei due ci è riuscito, tanto è vero che Sinner, per il momento, è certo quasi al 100% di tornare a Roma da re del ranking Atp. Con una consapevolezza in più: quella di aver fatto male ai suoi avversari anche senza avere avuto la possibilità di giocare.

Sinner “pugnala” Alcaraz: confessione inaspettata

Ne ha fatto al tedesco, che ha confessato quanto abbia inciso sul suo rendimento successivo la sconfitta subita agli Australian Open. E ne ha fatto ad Alcaraz, che qualche ora fa, durante il media day che ha preceduto l’avvio ufficiale del Masters 1000 di Montecarlo, si è lasciato andare ad una dichiarazione totalmente inaspettata.

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Sinner “pugnala” Alcaraz: confessione inaspettata (LaPresse) – Ilveggente.it

“Tanti mi chiedono, mi chiedevano, di approfittare di questo periodo di assenza di Jannik per tornare in vetta. E questa pressione probabilmente mi ha ucciso, in qualche modo. Anche se Jannik non sta giocando, sono troppo lontano da lui e sulla terra non avrò chance di risalire. Solo cercherò di dare il massimo”.

“Anche a me piacerebbe ogni tanto avere un mese di stop – ha aggiunto subito dopo, alludendo alla sospensione del nemico-amico azzurro – senza fare niente. Giochiamo 11 mesi no stop, solo a volte c’è una settimana di pausa. Ma l’intensità che si richiede al nostro fisico è sempre eccessiva. Credo sia importante, alla fine della stagione, trovare più tempo per recuperare e poter mostrare il nostro miglior tennis”.

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