Kalinskaya al capolinea: “Tutto il peso sulle mie spalle”

Anna Kalinskaya si racconta in una lettera che ha tutta l’aria di essere uno sfogo a lungo atteso: dentro c’è tutta la verità che voleva raccontare.

Il popolo russo del tennis ce l’ha con Jannik Sinner. Questo perché, ahinoi, come spesso purtroppo accade, si tende ad attribuire la responsabilità di certi “fallimenti” agli affari di cuore. E in virtù di questa equazione, molti sostenitori di Anna Kalinskaya hanno iniziato a pensare che il suo periodo no sia iniziato quando, guarda caso, si è messa insieme al numero 1 del mondo.

Kalinskaya
Kalinskaya al capolinea: “Tutto il peso sulle mie spalle” (LaPresse) – Ilveggente.it

Non ci sorprende affatto, per la verità, che qualcuno la pensi così. In passato è già successo un sacco di volte – si pensi a quando si riteneva che Matteo Berrettini perdesse perché Melissa Satta “portava sfortuna” – e tante volte ancora, che ci piaccia o no, accadrà in futuro. E questo sebbene, per la verità, nessuno abbia la benché minima idea di come procedano le cose tra il campione altoatesino e la sua bellissima collega russa.

Non si hanno più notizie certe sulla loro relazione da ormai quattro mesi circa a questa parte, ragion per cui non è detto che stiano ancora insieme. Anche perché, nelle settimane immediatamente successiva alla fine della stagione, la ragazza aveva smesso di seguire Jannik sui social. Aveva poi saltato, a gran sorpresa, l’appuntamento con le Atp Finals di Torino, alimentando ulteriormente le speculazioni sulla presunta rottura. Non è dato sapere, insomma, se la storia iniziata la primavera scorsa sia già finita o meno. Sappiamo per certo, però, che la Kalinskaya sta attraversando un periodo estremamente negativo. Un anno fa, di questi tempi, era sulla cresta dell’onda e sembrava destinata a fare grandi cose. Poi, però, qualcosa si è rotto. La pressione, forse, o chissà, magari l’eccessivo peso delle aspettative.

Kalinskaya vuota il sacco: la lettera-sfogo corre sui social

Anna non lo ha detto chiaramente, non ci ha messo la faccia, ma ha ricondiviso sul suo canale social una lettera, presa in prestito da un’altra pagina, che ha tutta l’aria di essere una sorta di confessione a cuore aperto.

Sinner
Kalinskaya vuota il sacco: la lettera-sfogo corre sui social (LaPresse) – Ilveggente.it

“Non ti dicono quanto è difficile mantenere il gioco un gioco – recita la seconda parte di questa lettera, a tema chiaramente sportivo – Non ti dicono quanto solitario può essere il viaggio. Non ti dicono quanto sarai spietato con te stesso quando le cose non andranno bene. Non ti dicono come il gioco consumerà ogni parte di te. Come il confine tra lavoro e vita scompare, perché la vita diventa lavoro. Non ti raccontano del senso di colpa che proverai quando ti prenderai una pausa. Non ti raccontano delle lunghe notti, non perché sarai fuori a far festa, ma perché il peso di farcela grava sulle tue spalle“.

“Non ti dicono quante volte la tua mente ti dirà di smettere – c’è scritto ancora – Quante volte la tua mente si rivolterà contro di te e sminuirà te, i tuoi sforzi e le tue capacità. Non ti raccontano dei continui paragoni che ti divoreranno l’anima. Quante volte starai qui, spaventato a morte. Quante volte dovrai affrontare il fallimento a testa alta e resistere alla tentazione di lasciarti definire da esso. Non ti dicono come questa ricerca ti distruggerà in più modi di quanti tu sappia”. Che rappresenti, questo repost, il tentativo di vuotare il sacco da parte di una persona, stanca della pressione, che ritiene di essere arrivata al capolinea?

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