Sinner nei guai dopo la squalifica: sì, perché oltre il danno dei tre mesi di sospensione la beffa. Ecco cosa sta perdendo
Un mese è scivolato via, senza nemmeno accorgersi di niente, o quasi. Almeno noi, parlando costantemente dell’accordo che la Wada e Sinner hanno trovato, non ci siamo accorti che di mesi ne mancano due per rivedere in campo il numero uno al mondo. Che, ad aprile, come sappiamo, quando mancherà un solo mese alla sospensione, potrà ricominciare ad allenarsi con gente tesserata.

Detto questo, è stato sicuramente il male minore riuscire ad arrivare ad una stretta di mano. Non sappiamo che sarebbe andata a finire e quindi, viste le notizie che circolavano, di una squalifica più lunga c’era. Ma se da un lato, Sinner, ha tirato un sospiro di sollievo, dall’altro, almeno stando ai conti in tasca che ha fatto AdnKronos, deve fare attenzione al portafogli. Ecco cosa e quanto sta perdendo.
Sinner nei guai: ecco quanti soldi perde
“Sinner è costretto a guardare uno dei Masters 1000 più iconici e prestigiosi (Indian Wells, ndr) alla televisione, non potendo competere nemmeno per il ricco montepremi. Al vincitore del torneo californiano infatti andranno 1.2 milioni di dollari (1.201.125 per la precisione), mentre al finalista andranno oltre 630mila dollari. Per i semifinalisti sono in palio quasi 355mila dollari, mentre per chi si ferma ai quarti di finale ce ne saranno 202mila. Gli ottavi di finale valgono oltre 110mila dollari, mentre il terzo turno più di 64mila”.

Ma non è finita qui: “Sinner, inoltre, ha già dovuto rinunciare all’assegno proveniente da Doha. In occasione dell’Atp 500 infatti, gli organizzatori avevano previsto una specie di gettone di partecipazione, che avrebbe dovuto aggirarsi intorno al milione, per incentivare la presenza dei migliori tennisti del mondo. Il forfait dovuto all’accordo con la Wada ha fatto saltare il banco, così come l’esibizione di Las Vegas, inizialmente prevista per i primi di marzo e ora rinviata a data da destinarsi”. Tenendo presente che il numero uno al mondo avrebbe potuto visto anche per come aveva iniziato l’anno, arrivare in fondo al torneo, allora i soldi che mancano all’appello sono diversi. Ma nessuno degli sponsor, comunque, ha “mollato” Jannik. Giustamente, visto che non ha fatto davvero niente di male.