Per Sinner cambia tutto: ribaltone in piena regola

Jannik Sinner, l’incredibile rivelazione stravolge l’equilibrio del tennista azzurro: la situazione è cambiata in maniera radicale.

Diciamoci la verità: scorrere il tabellone principale di Indian Wells e non trovarvi dentro il nome del numero 1 del mondo fa un certo effetto. A maggior ragione se, come nel caso di Jannik Sinner, questa assenza è dettata da cause di forza maggiore. Dall’accordo, nello specifico, che il campione altoatesino ha stretto con la Wada per evitare il rischio di incorrere in una squalifica più pesante.

Sinner
Per Sinner cambia tutto: ribaltone in piena regola (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Potremo rifarci tra due mesi, per fortuna, quindi si tratta solo di pazientare un po’ e di accettare, nel frattempo, l’idea che l’azzurro non potrà presenziare ai prossimi Masters 1000 in calendario. Fortuna che ci saranno gli altri suoi connazionali, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti in primis, a farci – almeno si spera – sognare e a sopperire all’assenza del nativo di San Candido.

Jannik, dal canto suo, dedicherà questi altri 60 giorni senza tennis alla preparazione atletica, soprattutto al lavoro da svolgere in palestra. Il tutto, naturalmente, sotto la supervisione dei suoi due coach, Simone Vagnozzi e Darren Cahill. E proprio quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha raccontato alcuni retroscena, peraltro decisamente inaspettati, al podcast Tennis Insider Club.

Sinner, i ruoli si invertono: ha fatto tutto lui

Sapevamo già, per la verità, quanto Sinner fosse maturo e sveglia per la sua età. Quello che ci ha rivelato il suo coach australiano, tuttavia, va ben al di là della nostra immaginazione.

Sinner Cahill
Sinner, i ruoli si invertono: ha fatto tutto lui (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Nel nostro team – ha detto al podcast – ci siamo impegnati a proteggerlo nell’ultimo anno, facendogli capire che non aveva nulla di cui vergognarsi. Ma la verità è che è stato lui a dare forza a noi. Ci ha sorpreso per la sua calma e consapevolezza. Ricordo quando ha cambiato strategia contro Medvedev all’Australian Open: sembrava farlo con una serenità incredibile, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io sarei impazzito, lui invece lo ha fatto con una compostezza da veterano. Jannik è un ragazzo maturo ben oltre la sua età”.

Oltre ad averci rivelato come Sinner abbia ribaltato la situazione e consolato il resto del team, benché la “vittima” fosse lui, Cahill ha fatto luce anche su un’altra questione. “Come ha fatto a ottenere quei risultati con tutto il peso di quella vicenda sulle spalle? Ce lo chiediamo anche noi. Alcuni giocatori portano i problemi in campo, altri li lasciano fuori. Jannik appartiene a questa seconda categoria. Abbiamo discusso delle critiche ricevute da giocatori, allenatori, media, e un giorno mi ha detto: ‘Non preoccuparti delle critiche di chi non accetteresti consigli’. Ha solo 23 anni, ma ha una saggezza impressionante. L’Italia può essere orgogliosa di lui, e con ottime ragioni”. Una saggezza d’altri tempi.

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