Jannik Sinner, alla fine del pranzo c’è stato uno scambio di regali con Dusan Vlahovic: l’azzurro ha ricevuto un gadget piuttosto “insolito”.
C’è sempre un buon motivo per andare a Torino. E lo sa bene Jannik Sinner, che all’ombra della Mole ha vinto la sua prima edizione delle Atp Finals e che si reca spesso nel capoluogo del Piemonte per un motivo ben preciso. Lo frequenta perché è alla Continassa, più precisamente al J|Medical, che viene seguito per quanto riguarda la parte sanitaria. Conosce bene anche l’hotel ufficiale bianconero perché vi soggiorna quando, per l’appunto, ha necessità di essere ricevuto presso la prestigiosa struttura torinese.

Nel fine settimana, però, durante il suo ennesimo soggiorno ai piedi delle Alpi, è accaduto qualcosa di molto speciale. Il numero 1 del mondo, al momento fermo per via della squalifica che dovrà scontare alla luce dell’accordo che ha stipulato con la Wada, è stato ospite di un altro grande e famosissimo sportivo. Sinner si è intrattenuto per qualche ora con Dusan Vlahovic, il calciatore serbo che è attaccante, adesso, proprio della Juventus.
I due atleti non si erano mai visti di persona, per cui si sono concessi un po’ di tempo per recuperare. Hanno pranzato insieme al J|Hotel e pare che ci sia stata sintonia sin dall’inizio. Anche perché, a dispetto della fede di Jannik, notoriamente rossonera, c’è stima reciproca tra il calciatore ed il tennista. Si sono conosciuti un po’ più a fondo, dunque, ma non solo.
Sinner perplesso: tradimento involontario
Pare che abbiano colto l’occasione anche per confrontarsi su alcuni aspetti delle loro carriere, soffermandosi in particolar modo sui temi dell’alimentazione e dei metodi di allenamento. E chissà, magari Dusan gli avrà anche detto la sua relativamente al caso Clostebol.

Un pranzo tra amici e non tra stelle dello sport, dunque, per i due campioni, che sono peraltro coetanei e che hanno raggiunto il successo da giovanissimi. Sinner e Vlahovic hanno poi concluso questo incontro, forse il primo di una lunga serie, con una promessa: quella di rivedersi quanto prima. E, per suggellare questo accordo, si sono addirittura fatti un regalo.
Jannik si è congedato solo dopo aver fatto dono di una racchetta al suo nuovo amico. L’attaccante bianconero, dal canto suo, ha ricambiato con un gadget che il tennista potrebbe non aver gradito troppo (suvvia, un po’ d’ironia): la maglia numero 9 della Juve. Considerata la sua fede calcistica, insomma, a Vlahovic è andata un po’ meglio di quanto non sia andata a Sinner…