Jannik Sinner, i problemi non fanno altro che moltiplicarsi: nelle scorse ore è saltata fuori un’altra questione che non sarà facile risolvere.
Marbella, Dubai o Miami. È su una di queste destinazioni che sarà costretto a virare Jannik Sinner, ancora in cerca di un luogo in cui allenarsi in tutta tranquillità per i prossimi tre mesi. Certo, il mondo è pieno di strutture adatte alle esigenze del numero 1 del mondo, ma il problema, alla luce della squalifica che sta scontando, è che vige per lui il divieto di allenarsi in campi che siano affiliati ad una qualunque federazione.

E il Montecarlo Country Club, dove si è pensato, fino a qualche giorno fa, che si sarebbe “rintanato” in attesa dell’attesissimo ritorno in scena, lo è. A chiarirlo, con una nota, è stato lo stesso club monegasco, evidenziando come sia “affiliato a tutte e due le federazioni di tennis: francese e monegasca”. “È un circolo privato – c’è scritto ancora nel comunicato – ma non lo esonera dai suoi obblighi in quanto affiliato alle due federazioni di tennis francese e monegasca. Monegasca perché è il Club di Tennis del Principato. Un Club di tale dimensioni non avrebbe potuto essere costruito sul territorio monegasco. Francese perché si trova sul territorio francese a Roquebrune Cap Martin”.
Il Principato di Monaco resterà off-limits, dunque, per il campione altoatesino, già alle prese con l’operazione rientro. Jannik ha ricominciato a lavorare con parte del suo team e dedicherà la prima parte della sua preparazione prevalentemente ad attività da svolgersi in palestra. Trascorrerà in campo pochissimo tempo, salvo poi intensificare gli allenamenti man mano che si avvicinerà la data del 4 maggio prossimo.
Montecarlo off-limits per il numero 1 del mondo: ecco perché
In attesa di trovare una struttura che faccia al caso suo – ma è più probabile che l’abbia già individuata e che non lo abbia ancora comunicato – è in una palestra privata di Montecarlo, dove risiede, che si sta allenando in questi giorni, dopo una breve pausa relax tra monti e Fashion Week.

La scelta della destinazione dipenderà anche, comunque, dallo sparring partner che affiancherà Sinner nei prossimi 60 giorni. Dovrà trattarsi, necessariamente, di una persona che non faccia più parte del circuito professionistico, per cui va da sé che, con certi paletti, il campo si restringa in maniera piuttosto significativa. Resta da capire, a questo punto, se questo nodo sia già stato sciolto o se, invece, la questione sia ancora aperta.
Certo è che ci sono diversi pezzi da incastrare e che non sarà facile, per il re del ranking Atp, fare in modo che questo lungo stop non si ripercuota sul suo rendimento. Sebbene resti inteso che con la voglia che avrà, a maggio, di tornare a giocare, sarà come se nulla di tutto ciò fosse realmente successo.