Jannik Sinner, la situazione è cambiata da così a così: l’inaspettato ribaltone ci fa guardare la faccenda da tutt’altra prospettiva.
Jannik Sinner perderà 4 Masters 1000: quello di Indian Wells, tanto per cominciare, ma anche quelli di Miami, Montecarlo e Madrid. Fa tirare un sospiro di sollievo, però, il fatto che possa prendere parte agli altri 3 Slam della stagione, perché rientrando nel mese di maggio non dovrà saltare neppure il Roland Garros. Che è una consolazione, per quanto agli occhi di molti sia assai magra.

Ma ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare che potrà trarre qualcosa di buono perfino da questa pausa obbligata, indipendentemente dal fatto che la squalifica sia giusta o meno. E la pensa come noi anche Marco Panichi, il preparatore atletico che è subentrato ad Umberto Ferrara dopo che quest’ultimo, insieme al fisioterapista Giacomo Naldi, è stato allontanato dal team del numero 1 del mondo a causa della vicenda legata al Clostebol.
Lui, che ha lavorato per anni al fianco di Novak Djokovic, ha tutta l’intenzione di trarre il meglio da questo evento inaspettato, nonché estremamente insolito, per l’entourage di un campione abituato a giocare di continuo. Panichi ha un piano chiaro e concretissimo in mente e, a giudicare dalle dichiarazioni che ha rilasciato a Sky Sport Tennis, sembra perfino impaziente di tuffarsi a capofitto in questi tre mesi. Novanta giorni che, seppur privi di sfide, saranno comunque intensissimi, come ha preannunciato.
Il rovescio della medaglia rallegra Sinner
Il team di Sinner, parole di Panichi, l’ha definita una programmazione “quasi da atletica leggera”, proprio perché sarà infinitamente più lunga di quanto non lo sia di solito.

“Avendo un periodo così lungo – ha osservato il preparatore atletico – possiamo sicuramente andare a toccare un pochettino più in profondità delle caratteristiche o delle condizioni che vogliano migliorare, e c’è sempre qualcosa da migliorare. “Qui si parla di piccole cose – ha subito aggiunto – perché questi atleti sono macchine da formula 1 già molto evolute. Rimane il fatto che, dal punto di vista motivazionale, sono delle spinte importanti. Sapere che possiamo dedicare questo tempo a determinate cose si riflette anche nella mente. È una bella esperienza, una nuova esperienza e sono veramente grato di poter avere questo tempo, nonostante non volessimo una situazione del genere”.
Non tutti i mali vengono per nuocere, insomma. E forse non aveva torto chi sosteneva, nei giorni passati, che Jannik sarebbe tornato nel circuito ancor più forte di prima. Se i presupposti sono questi, in effetti, i suoi avversari avranno ben poco da stare allegri.