Sinner, che mazzata dopo la squalifica: la reazione è furiosa. Ecco lo scenario e cosa ha detto il numero uno del tennis
Tre mesi di stop per tornare più forte di prima. Tre mesi di allenamenti (sta cercando uno sparring partner che non sia tra i tesserati) per vincere gli Internazionali di Roma che inizieranno il prossimo 7 maggio, tre giorni dopo la fine della sua squalifica.

Jannik Sinner ha trovato un accordo con la Wada, come sappiamo, per tre mesi di sospensione. Un ottimo compromesso, perché non ci dovrebbe essere nessun ribaltone in classifica e soprattutto nemmeno gli sponsor che lo hanno accompagnato in questi anni e che gli hanno permesso di essere tra i 100 sportivi più pagati nel 2024 (unico italiano) non si tireranno indietro. Diverso ovviamente sarebbe stato il discorso se fosse arrivata una squalifica lunga. Bene così, diciamo. Anche se Binaghi, presidente della FITP, non è che sia stato contento di tutto questo. Le sue parole, come al solito, hanno fatto anche abbastanza rumore. E andiamo a vedere che cosa ha detto.
Sinner: le parole di Binaghi
Il numero uno del tennis italiano ha ribadito a SuperTennis il suo concetto: “E’ la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo. Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita”.

“Resta il rammarico – ha continuato – per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto“.