Il campione affossa Sinner: “Troppo noioso”

Non solo elogi per Jannik Sinner: un parere inaspettato.

C’è stata, per forza di cose, una differenza abissale tra gli Australian Open 2024 e l’edizione dello Slam di Melbourne che, invece, si è conclusa appena una settimana fa. Perché se 365 giorni fa a quest’ora non sapevamo ancora se Jannik Sinner fosse effettivamente in grado di vincere uno Slam, adesso è il favorito in qualunque circostanza.

Sinner
Il campione affossa Sinner: “Troppo noioso” (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il tennista altoatesino ha fatto passi da gigante e, ora come ora, non ce n’è per nessuno. E lo sa bene Sascha Zverev, che al termine della finale della scorsa domenica non ha potuto fare altro che inchinarsi dinanzi alla bravura del numero 1 del mondo. “Sei troppo forte”, gli ha detto in una Rod Laver Arena gremita e sognante, al cospetto della quale Sinner ha sfoderato una prestazione ineccepibile, pulita e senza alcuna sbavatura.

Ed è proprio in questo, a ben vedere, che consiste la differenza tra le due edizioni dello Slam. Lo scorso anno eravamo ancora inconsapevoli, mentre stavolta ce l’aspettavamo. Sapevamo che Jannik aveva ottime probabilità di vincere. Diversa è stata anche la sua reazione, essendosi ormai “abituato” a trionfare ovunque vada. Il che non significa che vincere non lo renda felice, intendiamoci, ma solo che le aspettative sono di certo più alte di quanto non lo fossero fino a 12 mesi fa.

Sinner, che barba: è “troppo” per questo mondo

Il nativo di San Candido è ormai esploso, insomma, tanto da essere l’incubo ricorrente di quanti sognano di fare il suo stesso percorso. Percorso che, con uno come lui di torno, potrebbe essere più ostico del previsto.

Bertolucci
Sinner, che barba: è “troppo” per questo mondo (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Cosa di cui è convinto anche lo stesso ex tennista Paolo Bertolucci, che nelle scorse ore ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto significative a Fanpage. Prima ha detto la sua sugli Australian Open, poi è stato interpellato su una questione assai spinosa. Gli è stato chiesto se anche lui pensi, cioè, che Jannik sia diventato quasi noioso, per la superiorità con cui vince: “Questo succede – ha detto – con i fenomeni, diventa noioso perché vince troppo. D’altronde prima c’erano i tre, Federer, Nadal e Djokovic che se la giostravano un po’. Erano sempre loro tre, o quattro in semifinale, quindi anche prima era così. Probabilmente c’era più concorrenza, perché c’erano i Ferrer, Tsonga, Berdych che ora sinceramente non vedo“.

Dopodiché, ha eletto Sinner ad erede ufficiale di Novak Djokovic, ritiratosi, come noto, alla vigilia della finale di Melbourne. Ha detto, in soldoni, che, proprio come Nole, il fenomeno azzurro “ti tritura, ti porta al limite e poi per forza devi alzare il piede dall’acceleratore”. E quanto piace, a noi tutti, che Jannik sia così?

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