Berrettini dà voce ai suoi pensieri: ecco perché la sua lettera ha commosso il web.
Magari non tornerà mai in top ten. Magari non giocherà mai più una finale Slam. Ma non importa. L’importante, ora come ora, è che Matteo Berrettini abbia ritrovato il sorriso. Che abbia ricominciato a divertirsi quando gioca a tennis e che non sia più assalito dai pensieri negativi che invece, per forza di cose, l’hanno accompagnato per diverso tempo.
Aveva pensato di smettere, il gigante romano, la cui storia è stata caratterizzata, purtroppo, da innumerevoli infortuni e incidenti di percorso. Per fortuna, grazie all’aiuto delle persone che aveva accanto e che lo hanno sostenuto, in primis la sua famiglia, piano piano ha rimesso insieme tutti i pezzi e fatto pace con il tennis. Al punto che, nelle scorse ore, ha scritto una vera e propria lettera d’amore allo sport che lo ha reso famoso e attorno al quale ruota tutta la sua vita.
La sua lettera è stata diffusa attraverso i canali social dell’Atp Tour e ha dunque raggiunto milioni e milioni di persone. E in tanti ne saranno rimasti colpiti, non fosse altro per il modo, tenerissimo e genuino, con cui il martello parla del suo amore per il tennis. Andiamo a scoprire, allora, i passaggi salienti del videomessaggio che ha commosso il web e tramite il quale Matteo si è fatto conoscere ancora meglio.
Berrettini e quell’amore folle: “Mi piaci tanto”
“Mi sentivo come se tu fossi l’amore della mia vita – inizia così la lettera di Berrettini – Eri impegnativo. E lo sei ancora, impegnativo. Ma questo è probabilmente il motivo per cui mi piaci così tanto”. L’ex numero 6 al mondo ha raccontato con una certa emozione dei suoi inizi, delle molte difficoltà che ha vissuto e di quanto questo bellissimo sport lo abbia messo alla prova.
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“Non siamo partiti col piede giusto – lo si sente dire, ancora, nel video – ma siamo stati bravi a cambiare e ora io mi diverto con te, completamente. Tu sei una parte di me da allora. Nel 2017 al torneo di Roma, il mio torneo di casa, ho perso malamente con Fognini, mi ha schiantato. Mi hai colpito duramente, ma allo stesso tempo ho sentito emozioni forti, che volevo provare ancora: una spinta a migliorare. Il resto è storia”.
“Mi hai insegnato tutto ciò in modo duro, qualche volta. Ma questo è il motivo per cui sono qui. Io penso che ogni cosa negativa, se così possiamo chiamarla, sia quello che mi ha portato qui, a godermi tutto al massimo. Ho vinto qualche titolo, ho raggiunto la finale di uno Slam. Ho giocato le ATP Finals a Londra e a Torino. Mi hai insegnato a essere resiliente, combattivo, a credere nelle persone con cui lavoro. Per me non è solo sport, ma l’occasione per incontrare persone, stringere amicizie che sono quasi famiglia. Ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno cambiato la vita, dentro e fuori dal campo. Dopo tutti questi anni, penso di conoscerti, sarebbe bello vedere cosa ci aspetta”. Un messaggio arrivato dritto dal cuore.