Jannik Sinner, certe scelte sono inevitabili, come questa: l’annuncio si è diffuso velocemente, è già ufficiale.
La notizia era palesemente nell’aria. Solo un tifoso poco informato sui fatti e sulle dinamiche del mondo del tennis non avrebbe colto nelle parole del capitano, infatti, un chiaro spoiler di quello che sarebbe accaduto qualche ora più tardi. Come facilmente prevedibile, Jannik Sinner non sarà a Bologna. Non perché non abbia voglia di giocare in Coppa Davis, ma perché il fatto che la sua avventura newyorkese si sia protratta fino all’ultimo atto dello Slam ha complicato, e non poco, la faccenda.
Sarebbe dovuto correre in Italia subito dopo la finale contro Taylor Fritz e lasciarsi alle spalle in un nanosecondo le emozioni del Flushing Meadows per indossare immediatamente la maglia azzurra. E va da sé, oltretutto, che dopo una cavalcata del genere difficilmente avrebbe reso al 100%. Parliamo pur sempre del numero 1 al mondo, è vero, ma non è mica un robot. Anche un campione del suo calibro, com’è giusto che sia, ha bisogno di staccare e di rifiatare un po’, prima di buttarsi a capofitto in una nuova avventura.
Ecco perché già alla vigilia della decisione del capitano della Nazionale italiana di tennis, Filippo Volandri, era ovvio che Jannik non avrebbe dato il suo contributo in occasione della finale a gironi della competizione. Ci sarà, ed è quella la cosa importante, alle Finals, quando più si avrà bisogno della sua forza e della sua determinazione per difendere l’insalatiera conquistata lo scorso anno.
Sinner, scelta inevitabile: non si poteva fare altrimenti
Non ci sarà neppure Lorenzo Musetti, come comunicato da Volandri, che ha comunque messo insieme una formazione di tutto rispetto che sarà in grado, a Bologna, di onorare la maglia azzurra e l’impresa di 365 giorni fa.
“Le scelte di oggi – queste le parole del capitano – sono il frutto delle riflessioni e dei confronti di questi giorni con tutta la squadra, presenti e assenti. Rispetto a questi ultimi, come sempre abbiamo cercato di accordare le esigenze della squadra con quelle dei miei ragazzi, perché abbiamo l’obiettivo di passare il turno anche tutelando la salute fisica e psicologica per restare competitivi fino al termine della stagione”.
A scendere in campo saranno, dunque, Matteo Berrettini, al suo attesissimo ritorno in Davis (non giocava dal 2022, ndr), Matteo Arnaldi, Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Completa il quintetto Flavio Cobolli, alla sua prima convocazione nella competizione a squadre. Un battaglione d’alto livello che, almeno speriamo, non dovrebbe farci rimpiangere l’assenza di Sinner e di Musetti.