Scommesse truccate: 15 anni di squalifica

Scommesse truccate: ha violato 35 regole del programma anticorruzione e si è beccato 15 anni di squalifica oltre che un’ammenda. Ecco quello che è successo

Quindici anni di squalifica. Carriera finita. Ma quando i fatti sono così evidenti – almeno secondo le indagini – è davvero inutile stare qui a commentare. Si riporta la notizia e si ripete che purtroppo esistono ancora episodi del genere che gettano ombre su tutto lo sport e sugli atleti stessi. Insomma, qualcosa che abbiamo già visto e che forse, purtroppo, vedremo ancora.

Scommesse truccate: 15 anni di squalifica
Si è beccato 15 anni di squalifica (Lapresse) – Ilveggente.it

L’International Tennis Integrity Agency, ha reso noto che un tennista spagnolo, Aaron Cortes, è stato squalificato appunto per 15 anni per aver commesso 35 violazioni del Programma anticorruzione del tennis. “A seguito di un’indagine approfondita – si legge su Agimeg.it che riporta la notizia –  condotta dall’ITIA e dalle forze dell’ordine, Cortes ha ammesso di aver commesso 35 violazioni del TACP tra il 2016 e il 2018, tra cui: manipolazione dell’esito di eventi, accettazione di denaro per architettare l’esito degli incontri, mancata segnalazione di approcci corrotti, scommesse sul tennis e fornitura di denaro agli ufficiali del torneo in cambio di una wild card. Il giocatore è stato multato per 75.000 dollari”.

Scommesse truccate, Cortes ha collaborato

Cortes, 29 anni, ha collaborato alle indagini e ha chiuso un accorso per la squalifica. E ha pure rinunciato al diritto di essere ascoltato davanti ad un funzionario anti-corruzione indipendente. La squalifica è iniziata lo scorso 27 marzo e si concluderà il 26 marzo del 2039.

Scommesse truccate: 15 anni di squalifica
Si è beccato 15 anni di squalifica (Lapresse) – Ilveggente.it
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Sicuramente il fatto di aver ammesso le proprie colpe e di aver dato collaborazione agli inquirenti durante le indagini, gli hanno evitato la radiazione in questo modo. Tra quindici anni, magari, potrebbe anche tornare in campo, non come giocatore ma forse anche come istruttore. Chi lo sa, si sbaglia tutti nella vita e intanto lui ha avuto il coraggio di ammettere quello che ha fatto. Pagherà la sua pena e cercherà anche di pensare a tutti gli errori che ha commesso. Di certo il problema delle scommesse truccate rimane importante, difficile da debellare. Ma le autorità stanno facendo di tutto per riuscire, quanto meno, ad abbassare il numero di questi eventi che spazzano via la bellezza dello sport.

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