Dal sogno Conte a Italiano: “Il Napoli ripartirà da zero”

Il sogno dei tifosi del Napoli si chiama Antonio Conte, ma anche Vincenzo Italiano potrebbe essere gradito dall’ambiente. Ciò che è sicuro è che l’intero progetto va rifondato.

Angelo Di Livio, ex centrocampista della Fiorentina e della Juventus, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare di due club che per la prossima stagione dovranno ritrovare certezze e proporre un nuovo progetto: la Juve e il Napoli. Per Di Livio la stagione negativa del Napoli ha dell’incredibile: “L’anno scorso ci sono brillati gli occhi per il tipo di gioco che hanno espresso, ma oggi è un’altra squadra. Perciò dall’anno prossimo ci sarà da ripartire da zero“.

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Vincenzo Italiano (LaPresse)

“Sono state fatte anche scelte sbagliate sugli allenatori”, ha continuato l’intervistato. “Con Garcia le cose non sono andate bene, poi con Mazzarri la squadra è ancora più in confusione. Il rischio è di restare fuori dalle coppe. Con Calzona si è voluto provare l’impossibile, visto che allena anche la Slovacchia e deve fare un doppio lavoro. Con tutto il rispetto che ho per Mazzarri non era il tipo di allenatore adatto per questo Napoli. Ora è una squadra che non ha né capo né coda”.

Secondo Di Livio, più che Conte, potrebbe essere proprio Italiano l’allenatore giusto per il Napoli. “Italiano riprenderebbe il filo del 4-3-3 di Spalletti. Osimhen andrà via, si ricaveranno tanti soldi che gli azzurri dovranno utilizzare sul mercato. Manna darà una mano… è un allievo di Giuntoli, me ne parlano molto bene, ma è chiaro che prendersi delle responsabilità in prima persona è un’altra cosa, specialmente in una piazza molto calda come Napoli“.

Napoli, almeno cinque acquisti per tornare a vincere: “Meglio Italiano che Conte

I punti fermi di questo Napoli sono Di Lorenzo, Kvara, Lobotka, Anguissa, Politano. Manca un difensore centrale di livello e devi sostituire Osimhen e Zielinski. A mio giudici almeno cinque acquisti dovranno essere fatti“, ha continuato Di Livio. “Ci vuole anche un terzino sinistro. Natan è stato un buon investimento, ma non è potuto crescere al fianco di difensori di livello. Raspadori non ha il passo per giocare sull’esterno, deve stare più centrale. Tutto dipende tutto da cosa andrà a proporre il nuovo allenatore. Non è escluso che possa anche essere ceduto per rinforzare gli esterni”.

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Italiano, possibile nuovo allenatore del Napoli (LaPresse)

Poi Di Livio ha parlato della Juve, definendola come una squadra buona ma non è fortissima. “L’anno scorso, secondo me, è stata un’annata positiva, nonostante tutto. Dopo Inter-Juve sono cadute le motivazioni, la squadra si è spenta. Il primo tempo di ieri non è stato bello e sono arrivati anche i fischi, mentre il secondo è andato meglio“.

Per l’ex centrocampista non è affatto scontato che Allegri vada via. “Se dovesse vincere la Coppa Italia e raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League gli darebbero ancora un anno di possibilità, visto che comunque ha ancora una stagione da contratto”.

Motta potrebbe essere un’alternativa interessante come allenatore emergente che ha idee importanti. “Se la Juve prende un allenatore così qualcosa potrebbe cambiare: lui sa lavorare con i giovani. Ma sarebbe un cambio di mentalità che andrebbe spiegato ai tifosi e all’ambiente. Alla Juve devi tornare a vincere, magari anche con idee di gioco diverse”.

La Juve deve tornare a essere competitiva, quindi ci sono da fare delle scelte sull’allenatore e su tanti giocatori. Se molti non hanno fatto il salto di qualità è normale che ci siano dei dubbi per il prossimo anno. Servono calciatori duttili perché sono quelli che fanno la differenza”.

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