Gratta e Vinci, scoperto il trucco per incassare: barista “detective”

Gratta e Vinci, hanno scoperto il trucco – ovviamente non lecito – per incassare due volte la stessa somma. Il barista è diventato detective

Non è una storia recente, mettiamolo subito in chiaro. Ma è una storia tirata fuori da assopoker che va decisamente raccontata. Perché come sempre accade quando di mezzo c’è una truffa c’è anche quel genio malefico che fa sembrare le persone molto intelligenti. Sicuramente lo sono, ovvio, ma quella loro apertura mentale decidono di sfruttarla in un modo errato, fuori dalla legge. E prima o poi vengono beccati.

Gratta e Vinci, scoperto il trucco per incassare: barista "detective"
Una rapina in un bar (AnsaFoto) – Ilveggente.it

I fatti sono successi dodici anni fa a Nereto, un comune in provincia di Teramo, e ha portato a tre denunce. Gli uomini cercavano di arricchirsi incassando due volte, o almeno cercando di farlo, la stessa somma che un altro esercente aveva già pagato. E come? Andando a prendere dalla pattumiera quei tagliandi che non erano stati distrutti dopo essere stati pagati gli utenti, probabilmente perché si trattava di vincite sicuramente di poco importo. In molti casi quei Gratta e Vinci erano stropicciati, loro li aggiustavano e passavano all’incasso.

Gratta e Vinci, ecco la truffa

Li prendevano da un paese e si trasferivano in un altro. Un barista però, che era già stato raggirato per circa 400euro, ha capito che qualcosa non andava in tutto questo. “Questa volta, armato di maggior cautela e del lettore ottico per le vincite che gli aveva fornito il concessionario, decise di verificare immediatamente l’autenticità dei biglietti presentati dai tre presunti fortunati. La scoperta fu immediata: i biglietti erano già stati pagati e validati”.

Gratta e Vinci, scoperto il trucco per incassare: barista "detective"
Un bar dove si trovano anche dei Gratta e Vinci (AnsaFoto) – Ilveggente.it

E com’è andata a finire? Logico, con l’arrivo dei carabinieri che erano stato chiamato appunto dal barista in questione. Le forze dell’ordine hanno poi fatto una perquisizione domiciliare che ha portato al ritrovamento di ulteriori prove della loro attività illecita. Insomma, c’era sicuramente un poco di genio in tutto questo. Ma la fine è stata quella che tutti poi fanno. Denunciati.

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