Berardi sotto i ferri: “Salterà sicuramente l’Europeo”

La diagnosi è lesione completa del tendine d’Achille: Berardi si è infortunato contro il Verona al rientro in campo dopo un altro stop, e sembra impossibile che possa tornare per l’Europeo.

La Nazionale ha perso Domenico Berardi: l’attaccante neroverde non potrà essere disponibile per l’Europeo. Il giocatore sarà infatti operato. Ne ha parlato il professor Enrico Castellacci, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TvPlay. Il medico della Nazionale ha spiegato che il giocatore ha subito un infortunio non così insolito.

Berardi fuori dall'Europeo - www.ilveggente.it
Domenico Berardi (LaPeìresse)

⁠“L’infortunio di Berardi“, ha rivelato Castellacci, “è un qualcosa di molto più frequente di quello che si potrebbe immaginare, poi quando capita a giocatori così importanti, come per Spinazzola, fa sempre un po’ specie“. Dopodiché il professore ha voluto mandare un abbraccio al ragazzo: “Dovrà farsi veramente forza per combattere questo evento negativo, ma si riprenderà sicuramente”.

Questi infortuni, al 90% dei casi non sono mai di origine traumatica ma di origine degenerativa. Evidentemente il ragazzo aveva già un processo degenerativo del tendine, che non sempre è infiammatorio. Il tendine cede e improvvisamente si rompe. C’è anche una predisposizione genetica. Non è un problema di fragilità fisica, può esserci una predisposizione genetica per il tendine nello specifico, ma in generale non c’entra”.

Berardi costretto a dire addio all’Europeo: “Ecco come poteva prevenire l’infortunio

Secondo il professore, paradossalmente, l’unico modo per prevenire questi infortuni è avere un processo infiammatorio in corso. “Con un’infiammazione ci si fa controllare dallo specialista che riconoscerà la presenza di uno stadio degenerativo del tendine. Quando non c’è dolore, invece, è estremamente pericoloso. Come successo a Berardi si può arrivare alla rottura del tendine senza avere campanelli d’allarme”.

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Berardi (LaPresse)

Per diminuire le probabilità di questi infortuni oggi si utilizza la medicina rigenerativa. Da anni facciamo infiltrazioni di cellule staminali per migliorare la condizione del tendine, rinforzarlo e diminuire le possibilità che si possa rompere. Questo, però, viene effettuato quando sappiamo che un giocatore in particolare ha un processo di degenerazione in corso. Se Berardi non ha mai avuto disturbi in passato è evidente che nessuno se ne sia mai accorto”.

Castellacci ha anche spiegato che non vi è alcuna correlazione tra l’infortunio al menisco e la rottura del tendine. “Quest’ultimo sicuramente si sarebbe rotto: poteva accadere in qualsiasi momento. Se c’è una predisposizione e non si fa nulla per rallentare questo fatto, prima o poi sarebbe successo”.

Quando c’è un processo degenerativo uno specialista può accorgersene tramite una semplice ecografia. Basta notare che il tendine tende a ingrossarsi e sia quindi a rischio rottura. “L’intervento che subirà Berardi è ordinario“, ha concluso l’intervistato, “e quasi sempre ha successo. Ci sono delle tecniche avanzate, l’unico problema è che il recupero sarà lungo. Berardi salterà sicuramente l’Europeo, ci vorranno dai 5 ai 7 mesi a seconda di come risponde il ragazzo alle cure”.

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