Sinner, caccia grossa nel deserto: può succedere già lì

Sinner, è già tempo per il campione altoatesino di pensare allo step successivo: la caccia è aperta, attenti a Indian Wells.

È successo tutto talmente in fretta che dobbiamo ancora abituarci all’idea che Jannik Sinner sia terzo nel ranking Atp, figurarsi se possiamo già pensare al momento in cui conquisterà il secondo gradino del podio. Non c’è tempo da perdere, però, a quanto pare.

Sinner, caccia grossa nel deserto: può succedere già lì
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Sbagliava chi credeva che ci sarebbe voluto un po’ prima che il nativo di San Candido sbarcasse tra i primi tre giocatori del mondo. Non solo ha superato Daniil Medvedev, complice anche il doppio ritiro del russo dai due recenti appuntamenti ai quali avrebbe dovuto presenziare, ma ora ha addirittura la possibilità di insidiare qualcuno che gli sta molto a cuore. Ci riferiamo a Carlos Alcaraz, ovviamente, alle prese con un momento non proprio felice e costretto sin da ora a fare i conti con il fatto che il rivale azzurro gli sta con il fiato sul collo.

Potremmo non dover aspettare molto, dicevamo, per vedere Jannik ad un passo dalla cima dell’Olimpo del tennis. Il Masters 1000 di Indian Wells potrebbe stravolgere tutti gli equilibri e spianare la strada, incrociamo le dita, al re di Melbourne, che 20 giorni dopo il trionfo nella terra dei canguri ha alzato al cielo un’altra coppa, vale a dire quella di Rotterdam. Ma andiamo a scoprire, adesso, quali circostanze potrebbero teoricamente favorire l’ascesa di Sinner al secondo posto della classifica mondiale.

Sinner, la volpe aguzza il fiuto: non è difficile che accada

Iniziamo col dire che Alcaraz, alla vigilia dell’appuntamento nel deserto californiano, occupa il secondo posto con 8805, mentre Sinner è stabile al terzo con un bottino di 8270. La differenza sostanziale fra i due è da ricercarsi, però, nei punti che difendono al Tennis Paradise.

Sinner, caccia grossa nel deserto: può succedere già lì
Alcaraz e Medvedev (LaPresse) – ilveggente.it

L’iberico vinse l’edizione 2023 battendo Medvedev in 2 set, ragion per cui è chiamato, quest’anno, a difendere la bellezza di 1000 punti. La volpe di San Candido si fermò in semifinale e di punti, invece, ne mise in tasca solo 360. Nel caso in cui, quindi, Alcaraz dovesse fermarsi molto prima delle fasi finali, Jannik potrebbe concretamente sognare di sorpassarlo.

Sostanzialmente, calcoli alla mano, gli basterà ottenere lo stesso risultato dello spagnolo per potere avere la certezza di diventare, a fine torneo, il nuovo numero 2 del mondo. Carlitos, dal canto suo, ha un solo modo per evitare che ciò accade: fare meglio di Sinner, cosa che sappiamo essere abbastanza difficile di questi tempi. Che sia già giunto il momento di gioire un’altra volta ancora?

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