Sinner, l’hanno fatto opposta: rivelazione sconcertante

Sinner, tutto è stato orchestrato e concertato a questo scopo: la rivelazione dei due campioni vi lascerà a bocca aperta.

La prima volta potrebbe anche succedere per caso, più o meno, per effetto di una serie di coincidenze più o meno fortuite. La seconda no, però. La fortuna o il fato non c’entrano. Il fatto che sia accaduto non una, ma due volte, non può che voler dire una cosa: che ha sudato talmente tanto da esserselo meritato.

Sinner, l'hanno fatto opposta: rivelazione sconcertante
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Peccato solo che a Jannik Sinner i record non interessino, perché quello che ha raggiunto infilando la quarta vittoria consecutiva in quel di Melbourne è parecchio lusinghiero. Il nativo di San Candido, ora, è il primo italiano nella storia ad aver staccato il pass per i quarti di finale dell’Australian Open per due volte. E il bello è che questa cavalcata non è ancora finita. Sappiamo bene quale sia il suo obiettivo reale e sappiamo bene, quindi, che non si accontenterà certo di questo primato, per quanto certamente ragguardevole.

Sinner stavolta vuole vincere e solo Novak Djokovic, che incontrerebbe eventualmente in semifinale, laddove ai quarti dovesse riuscire a battere Andrej Rublev, glielo potrebbe impedire. Per il resto, non sembra avere rivali, in questo momento. Ha acquisito talmente tanta fiducia da muoversi in campo come fosse una specie di caterpillar. Non ce n’è per nessuno, con un giovane di belle speranze in stato di grazia così come lo è lui. E non ce n’è, dice qualcuno, neppure per quello che è considerato il suo più acerrimo rivale, ovvero Carlos Alcaraz.

Sinner cavia perfetta: fa sognare pure loro

L’altoatesino sta impressionando un po’ tutti, com’è giusto che sia. Finora non ha concesso neanche un set al Melbourne Park, a dimostrazione del fatto che non intende lasciare neppure le briciole ai suoi avversari.

Sinner, l'hanno fatto opposta: rivelazione sconcertante
Jannik Sinner (LaPresse) – ilveggente.it

Anche Paolo Bertolucci e Adriano Panatta, i suoi predecessori, sono estasiati da questa crescita esponenziale e a 360 gradi. “Secondo me – ha detto l’ex tennista romano – quei tre lì più forti (Djokovic, Alcaraz e Medvedev, ndr) devono giocare al 100% e non è detto che lo battano. È in palla, sta sereno. Non ha avuto mai un momento di nervosismo, anche fisicamente l’ho visto meglio. Lo vedo più robusto, sta facendo un lavoro scientifico. Mi ha impressionato più oggi che in Coppa Davis e alle Finals”

Alcaraz ha ancora troppi alti e bassi – hanno osservato nel podcast La telefonata capita a quelli che hanno tante cose a disposizione e a volte non ha capito che deve essere più concreto. Io nello spagnolo non ho visto questo miglioramento. Sinner sembra un prodotto di laboratorio ma non lo dico con ironia. Mi sembra che il suo staff – questa l’osservazione sconcertante dei due ex campioni – lo stia costruendo giorno per giorno per una macchina perfetta“. “È la prima volta che vedo un giocatore allenato in prospettiva, lo stanno allenando proprio per lo Slam, per affrontare i 3 su 5. È l’unico giocatore che quando lo vedo giocare non vedo come possa perdere. Serve bene, da fondo campo è alla pari con i migliori, a rete è migliorato, il back è meglio di prima”.

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