Berrettini spalle al muro: decisione inevitabile

Berrettini, stavolta non si poteva proprio fare altrimenti: questo spiega tutto, ecco cosa è successo per davvero.

Il 28 dicembre saranno due mesi. Due mesi senza la sua bussola, senza il suo punto di riferimento di sempre. Senza quel coach che lo ha preso per mano quando era ancora un ragazzino e che lo ha accompagnato sull’Olimpo dei tennisti. Lì dove solo i migliori meritano di stare.

Berrettini spalle al muro: decisione inevitabile
Berrettini (AnsaFoto) – IlVeggente.it

Sarà stata pure consensuale, la loro separazione, ma questo non vuol dire che non sia stata dolorosa. Anzi, lo è stata eccome. Vincenzo Santopadre e Matteo Berrettini, però, si sono resi conto che era necessario seguire la ragione e non il cuore, stavolta. Si sono sempre lasciati guidare da “lui”, dal cuore, ma in questo caso no. Non si poteva più. E se qualcuno non riusciva a spiegarsi come mai avessero improvvisamente deciso di divorziare, seppure fossero così uniti, uno dei due ha ora definitivamente vuotato il sacco.

Non si tratta del tennista, che al di là del post con cui ha annunciato l’addio sul social non è più tornato sull’argomento. È stato il suo ex allenatore a raccontare la verità su quanto accaduto, in una recente intervista rilasciata a Sky Sport. Un’intervista che dice tanto e che spiega egregiamente come mai, ad un certo punto, il coach e il suo pupillo, che tante volte hanno pianto e riso insieme, abbiano deciso di prendere due strade completamente diversa.

Berrettini, non si poteva fare altrimenti: ecco perché l’ha fatto

“È stata una decisione presa insieme – ha detto Santopadre, che lavorava con Berrettini da ormai 13 anni – secondo noi inevitabile per il bene di Matteo”.

Berrettini spalle al muro: decisione inevitabile
Berrettini e Santopadre da Draghi dopo la finale di Wimbledon 2021 (AnsaFoto) – IlVeggente.it

Era opportuno che cambiasse – ha poi aggiunto – così abbiamo preso questa decisione. La cosa eccezionale è che il rapporto tra noi è rimasto sano perché questa separazione è avvenuta nei tempi giusti. Per tanti motivi c’era la necessità e l’esigenza di fare un passo indietro”. “Sono successe tante cose. C’è stata una concatenazione di eventi che hanno messo alla prova la testa e il fisico di Matteo. Adesso deve guardare avanti, c’è ancora qualche bella pagina da scrivere”.

Infine, una profezia sul futuro del tennista che ha allenato per quasi tre lustri e a fianco del quale ha raggiunto traguardi inimmaginabili, come la finale di Wimbledon nel 2021. “Lui deve stare nei primi 20 al mondo – ha detto Santopadre, visibilmente orgoglioso del suo ragazzo – ha le carte per raggiungere di nuovo questa classifica. Non arrivi n. 6 per caso”. E speriamo che il suo erede Francisco Roig, che allenerà Matteo da questo momento in poi, non possa prenderlo per mano e accompagnarlo ai piani alti del ranking Atp.

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