Sinner, nessuna pietà: certe cose non si dimenticano

Sinner, lo spietato altoatesino l’ha fatta grossa al galà di SuperTennisTV: la memoria non lo ha ingannato, ma che “crudeltà”…

Gli abbracci, gli sguardi d’intesa, l’evidente complicità. La settimana delle Finals di Coppa Davis era iniziata nel peggiore dei modi, con una polemica che abbiamo poi scoperto essere del tutto infondata. Sui social network era circolata, come si ricorderà, una foto che sembrava suggerire che i rapporti tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini fossero gelidi.

Sinner, nessuna pietà: certe cose non si dimenticano
Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Si era creduto che fosse stata scattata all’arrivo del romano a Malaga ed era parso preoccupante il fatto che, mentre tutti erano accorsi ad abbracciarlo, l’altoatesino fosse rimasto seduto dov’era senza curarsi del suo connazionale. Successivamente, un video ha ristabilito la verità e il corretto ordine cronologico dei fatti. Abbiamo scoperto che Jannik, in realtà, era corso incontro a Matteo già nel parcheggio: i due si erano abbracciati e si erano pure scambiati qualche parola. Segno che non c’era nessuna tensione fra loro, come invece sostenevano le malelingue che, nei giorni precedenti, avevano ipotizzato che Berrettini fosse tremendamente invidioso del successo di Sinner.

L’esperienza condivisa a Malaga non ha fatto che rinsaldare, per la verità, l’ottimo legame fra i due tennisti azzurri. Il numero 4 del mondo ha più volte sottolineato quanto la presenza del suo collega romano sia stata preziosa e si è anche preoccupato, in diverse occasioni, di rimarcare che la Coppa Davis appartiene anche a lui, benché Matteo non abbia potuto giocare.

Sinner spietato: riapre una ferita mai guarita

I due campioni, insomma, sono abbastanza affiatati e in sintonia. Hanno confermato questa teoria anche nelle scorse ore, quando entrambi hanno presenziato al galà di SuperTennisTV. Sono stati protagonisti di un’intervista doppia e le risate, come facilmente intuibile, si sono sprecate.

 

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C’è stato un momento, però, in cui Sinner è parso un tantino crudele. In senso ironico, s’intende, avendo ormai appurato che tra lui e Berrettini corre buon sangue e che non c’è alcuna invidia da parte di nessuno dei due nei confronti dell’altro. Max Giusti, che li ha torchiati un po’, ha ben pensato ad un certo punto di chiedere a Jannik se ricordasse chi avesse vinto il solo faccia a faccia tra i due.

Un sorrisetto malizioso, ai limiti dell’imbarazzo, e via con la risposta: “Questo me lo ricordo!”, ha detto Jannik, che era uscito vincente dal duello con Berrettini giocatosi la scorsa estate a Toronto. Perché certe cose si possono pure dimenticare, ma i derby no. La soddisfazione di vincere quelli è troppo grande, perché la si possa rimuovere così.

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