Pioli sotto osservazione: “Ma non è ancora a rischio”

Stefano Pioli si trova ora sotto osservazione: i risultati del Milan sono deludenti e lasciano a desiderare anche le prestazioni

Il giornalista Carlo Pellegatti, da sempre tifoso dichiarato del Milan, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per parlare del futuro di Pioli, che dopo la sconfitta contro il Borussia Dortmund è finito sotto osservazione e non gode più di incondizionata fiducia.

Pioli a rischio esonero - www.ilveggente.it
Pioli (LaPresse)

I problemi del Milan oggi sono legati solamente agli infortuni“, ha dichiarato Pellegatti. “E infatti l’allenatore non sta riuscendo mai schierare una squadra che, quando è al completo, può giocarsela serenamente con chiunque, Europa compresa. La vittoria del Paris Saint-Germain non è stato un caso“.

Non vorrei che si facesse confusione: il ‘coach’ Pioli non ha creato problemi a Pioli ‘allenatore’, perché lui non è distratto da altri ruoli. Il suo obiettivo ora è cercare di prevenire gli infortuni che sono figli di una metodologia di allenamento che ha portato più di duecento infortuni totali nella sua gestione. Pioli è un allenatore sotto osservazione, come chiunque altro che ha problemi di risultati e prestazione”.

Se il Milan perdesse col Frosinone, non dovrebbe esserci esonero. “Io non credo che Abate sarà il successore di Pioli. Finché i rossoneri restano nelle prime quattro in classifica non credo che ci sia il rischio esonero, specialmente a dieci giorni da una sfida cruciale come quella col Newcastle“.

Per Pelegatti, Pioli verrà giudicato solo quando torneranno gli infortunati. “Abate è sicuramente una possibilità, forse anche la più semplice ma non è una soluzione così scontata al momento, anche perché la dirigenza ci tiene al lavoro che sta facendo con la Primavera“, ha spiegato l’intervistato. “Per me la priorità assoluta è che torni Ibrahimovic in società, non so a fare cosa, ma mi interessa che lui ci sia: è un uomo Milan e potrebbe essere un valore aggiunto”.

Pioli delude: “Allenatore sotto osservazione in attesa di Ibra

Il Milan è una squadra che è nata per arrivare prima“, ha aggiunto il giornalista. “Poi può arrivare seconda quando trovi il Napoli dell’anno scorso, ma noi se non arriviamo primi non siamo contenti e valutiamo la stagione in maniera negativa. Io sono molto Ibracentrico… Quando abbiamo vinto il campionato non dico che è stato solo merito di Ibra ma sicuramente ha dato il suo contributo”.

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Pioli (LaPresse)

La curva del Milan come sempre è stata veramente ammirevole: ha continuato a incitare la squadra ma non ha trascinato gli altri cinquantamila. Dopo l’infortunio di Thiaw e dopo il gol del Dortmund eravamo scioccati, sconsolati e tristi”.

Kjaer è diventato un mistero ma ha avuto una lesione muscolare, poi c’è stato un problema nella riatletizzazione e da un po’ non ha più nulla ma ora ha perso un po’ di tonicità muscolare“, ha seguitato Pellegatti. “Bennacer è da due settimane che si allena in gruppo e ormai è pronto. Ha avuto un infortunio molto grave: il dottor Tavana ci ha però sempre insegnato che in questi casi bisogna andare piano. Ruberà una panchina con l’Atalanta e Pioli conterà di riaverlo per un paio di partite prima che vada in Coppa d’Africa, ma va bene così perché vuol dire che è definitivamente guarito”.

Per l’intervistato, il più deludente in Champions è stato Giroud. “Maignan è stato tutto il giorno di sabato in camera con 38 di febbre, anche isolato dai compagni. È già stato un eroe con la Fiorentina ed è quindi normale che non stesse benissimo in Champions League“.

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