De Laurentiis casca da un pero: “Il valore del calcio italiano è sotto lo zero”

Ha fatto molto discutere il discorso di De Laurentiis dopo l’accordo con Sky e DAZN sui diritti TV: il patron del Napoli ha parlato di una sconfitta per il calcio italiano.

Con questa offerta il calcio morirà“, ha tuonato Aurelio De Laurentiis, ma secondo il giornalista Alfredo Pedullà il patron del Napoli si è lasciato andare a una filippica inutile. Intervenuto in diretta ai microfoni di TvPlay, Pedullà, giornalista di Sportitalia, ha dichiarato di rispettare De Laurentiis ma di non essere affatto d’accordo con il suo discorso.

Pedullà dà della bella addormentata a De Laurentiis - www.ilveggente.it
Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

Il discorso di De Laurentiis è da grande imprenditore ma sembra che sia tornato dopo una vacanza di sei anni: non si è accorto che il valore del calcio italiano è sotto lo zero“, ha detto il giornalista. “Ci sono profili che hanno fatto danni e sono ancora lì. Scandali, patteggiamenti, governo federale che non cade, dimissioni, diritti TV stracciati, stadi che non esistono… Mi sembra di tornare a Italia ’90. Il valore del calcio italiano è sotterrato a causa di gente messa lì proprio dai presidenti e non per colpa di DAZN o di Sky come dice De Laurentiis”.

Detto ciò, Pedulla afferma di essere d’accordo con parte dei contenuti espressi dal presidente del Napoli. “Di certo non ha senso dare i diritti TV per cinque anni perché tra due anni sarà ancora cambiato il mondo. De Laurentiis dovrebbe sapere che il valore del calcio italiano è sceso sotto lo zero. Quando parla di deprezzamento sembra la bella addormentata nel bosco”.

Non ci sono controlli, le penalizzazioni non hanno alcun senso…“, ha continuato Pedullà. “Ci sono società che non andrebbero iscritte perché sono già, di fatto, morte, che fanno mercato e non potrebbero farlo. De Laurentiis è un grande imprenditore, ma calcisticamente casca da un pero che a sua volta è cascato da un pezzo”.

Pedulla critica De Laurentiis: “I problemi del calcio italiani sono altri

Il giornalista si è poi soffermato sulle critiche che stanno investendo Gravina dopo lo scandalo del calcioscommesse. “Le critiche non sono alla persona, ma al presidente federale: è il peggiore degli ultimi trent’anni. Ha fatto zero. Basterebbero le sue parole dopo la sconfitta contro la Macedonia

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De Laurentiis (LaPresse)

Controllate anche cosa ha fatto e cosa ha detto“, ha insistito l’intervistato. “Dopo quella vergogna annunciò che era il tempo delle riforme. Due settimane fa parlava ancora di riforme, ma senza aver fatto nulla nel frattempo“. Secondo Pedullà, Gravina manca di leadership e personalità. E sotto la sua presidenza i problemi sarebbero evidenti: “La giustizia sportiva non è mai stata così lunga. Potrei dire che è stato il peggiore anche degli ultimi cinquant’anni”.

Sulla possibilità di accogliere profili come quelli Totti e Maldini in Federazione, Pedullà è scettico: “Non mi piacciono grandi nomi. Mi piacerebbe un profilo come Baggio… Maldini a tratti mi ha convinto. Dobbiamo esprimere una figura giusta, in grado di mantenere le promesse fatte. Abbiamo bisogno di un sistema che, almeno per l’ammissione delle squadre e per l’inadeguatezza di alcuni campionati come la Serie C, costruisca qualcosa di sensato. Marotta mi piacerebbe moltissimo, è la sintesi giusta del dirigente che ha affrontato e risolto delle difficoltà”.

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