Critiche alla punta di diamante di Pioli: “Leao non sarà mai una bandiera del Milan”

Rafael Leao è chiamato a trascinare il Milan in Champions League e in campionato, ma il portoghese è lontano dal poter essere visto come una bandiera per il club: presto potrebbe trasferirsi altrove

Giuseppe La Scala, vicepresidente dell’Associazione Piccoli Azionisti dell’ A.C. Milan, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY per parlare di un possibile derby di Milano nelle semifinali di Champions e dell’apporto di Leao nella squadra di Pioli, come leader e bandiera del Milan.

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Rafael Leao (LaPresse)

In senso sportivo, una vittoria contro il Napoli sarebbe una cosa enorme per il Milan“, ha spiegato La Scala. “Se riuscisse a sfangarla sul Napoli, vorrebbe dire che il Milan, in un’annata complessa e articolata, è comunque riuscito a tenere botta contro la squadra italiana forse più forte. Il passaggio del turno sarebbe un evento di portata tale da salvare la stagione“.

Ma La Scala non sarebbe contento di trovare l’Inter in semifinale. “Se poi c’è da affrontare l’Inter in semifinale, cosa già capitata e che non auguro al mio peggior nemico, penso che piuttosto che uscire contro l’Inter sia meglio uscire subito contro il Napoli. Eliminammo a suo tempo l’Inter, ma a fronte di una tensione mai vissuta in città… La considero la doppia sfida più complessa della nostra storia recente sotto ogni punto di vista. Me la risparmierei per ogni punto di vista, se dovessimo eliminare il Napoli, tiferei quindi Benfica. In caso contrario mi vestirei con un bandierone azzurro per qualche settimana“.

Leao può salare la stagione dei rossoneri, ma per La Scala “non sarà mai una bandiera”

Non penso a oggi che giocatori che hanno un futuro luminoso come Leao siano molto sensibili alla sola possibilità di giocare o meno la Champions League anche l’anno prossimo con la stessa squadra“, ha detto ancora l’intervistato. “Sono vicende che si giocano su incastri e sullo sviluppo della carriera. Leao andrà soddisfatto economicamente, con la grana tra Lille e Sporting che pesa e non poco. Poi bisognerà capire se restare al Milan possa giovare alla sua carriera“.

Leao: può diventare una bandiera del Milan? - www.ilveggente.it
Leao e Spalletti (LaPresse)

L’intervistato non è ottimista: “Non penso che Leao diventerà bandiera per i prossimi dieci anni. Ho difeso il Milan nella vicenda Donnarumma, poi avete visto come una crisi grave come quella del portiere si è risolta andando a pescare un giocatore sconosciuto ma azzeccatissimo come Maignan. Stessa cosa penso per Calhanoglu e Kessié. Mi preoccupa pochissimo il non aver venduto, ribadisco che sempre di più secondo me i giocatori d’alto livello arriveranno a fine contratto“.

Mi preme più che altro che le squadre abbiano sostituti all’altezza e pronti, quello invidio al Napoli con Kvaratskhelia, una squadra che ha saputo sostituire i partenti grazie al suo scouting. Il Milan ha saputo sostituire qualcuno bene e qualcuno meno, perché ai Maignan si sono contrapposte anche delusioni”.

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