Zhang braccato dai creditori: “A Hong Kong altre due cause pericolose”

Steven Zhang, presidente dell’Inter, rischia grosso: i giornali finanziari lo descrivono come braccato dai creditori, che lo inseguono in Asia, in Europa e in America. Presto dovrà rispondere a delle gravi accuse nel tribunale di Milano.

Andrea Pira, giornalista, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, per parlare della delicata situazione economica e giudiziaria di Steven Zhang. L’intervistato ha esordito spiegando che i guai non riguardano la holding Suning ma proprio Zhang figlio. “Si tratta di una causa che era stata intentata ad Hong Kong da una serie di banca. Contestano al presidente dell’Inter il mancato rimborso di un’obbligazione da circa 250 milioni di dollari“.

Zhang braccato dai creditori - www.ilveggente.it
Steven Zhang (LaPresse)

Zhang sarebbe ormai braccato dai suoi accaniti creditori: “C’è stata una sentenza dello scorso luglio, per quanto ne sappiamo senza ricorso. A questo punto le banche cinesi starebbero decidendo di chiedere il riconoscimento della sentenza in Italia per poter rilevare degli asset qui in Italia a fronte del debito. I creditori hanno presentato un’istanza per annullare un verbale dell’Inter secondo il quale Steven Zhang non ha guadagni come presidente. Una cosa strana secondo le banche cinesi: evidentemente è una parte economica che vorrebbero aggredire. Le stesse banche cinesi stanno cercando di acquisire documenti anche in America per poter riavere questa cifra che loro contestano“.

Dunque si può davvero parlare di uno Zhang inseguito e poi messo all’angolo dai creditori: “Sicuramente sono molto pressati, poi bisognerà vedere se verrà accolta l’istanza sul CDA, se verrà accolta l’azione di riconoscimento, etc… però stanno cercando di far valere ovunque quelli che ritengono i loro diritti”.

Zhang pressato dai creditori: ecco come potrebbe finire la vicenda

Pira ha poi ribadito che tutte queste questioni riguardano il presidente Zhang, e non toccano più di tanto il gruppo Suning. Un gruppo che, a ogni modo, non gode di ottima salute: “In passato ha avuto sicuramente alcune difficoltà economiche legate alla stretta portata dal Governo cinese. Nel caso di Suning si mischia anche un po’ alla stretta sul calcio dopo la grande espansione del 2016, quando dopo alcuni anni si è capito che i ritorni economici non erano quelli attesi. Una stretta portata anche verso altre società, anzi Suning da un certo punto di vista sta tenendo duro rispetto agli altri”.

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Zhang (LaPresse)

Il pericolo principale per Zhang è in Cina: “Il problema secondo me è che Zhang sostiene sempre di voler vendere solo una parte delle quote, nella versione ufficiale. C’è da dire che sul tema della cessione ci sia una rincorsa da molto più tempo di quello che pensiamo. A Hong Kong Zhang avrebbe altre due cause abbastanza pesanti, secondo alcuni documenti potrebbe addirittura rischiare il carcere. E questo accelererebbe tutto il discorso legato alle sette banche cinesi. Una delle banche coinvolte è statale, quindi c’è anche lo Stato cinese di mezzo”.

Rifinanziare il debito per Zhang sarà complicato: “Ce la potrebbe pure fare, ma dipende dalle valutazioni del suo team. La situazione in Asia è attualmente la più preoccupante, perché risulta inadempiente per cifre importanti. È una cosa da tenere ben in mente quando parliamo di eventuale rifinanziamento”.

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