Superenalotto, giocate gratis per 15 giorni: chieste delle spiegazioni a Sisal sulla scelta. Ecco quello che sta succedendo in queste ore
Il montepremi del Superenalotto ancora è lì, pronto ad essere acchiappato da qualcuno. E più passa il tempo e più il jackpot aumenta, facendo aumentare anche i sogni degli italiani che decidono di sfidare le sorte con quei sei numeri che decisamente possono cambiare la vita di ognuno di noi.
E più passano le settimane e più i giocatori ci provano anche perché prima o poi, come successo fino al momento, la sestina vincente qualcuno la centrerà. E cambierà per sempre il proprio modo di vivere. Quello suo, quelli dei suoi figli se mai ne avesse, e quello delle future generazioni della propria famiglia. Anche perché, degli investimenti fatti nel modo corretto, potrebbero senza dubbio aiutare anche nel futuro e per molti e per molti anni. Insomma, si sogna, in maniera importante, e sognano in un certo qual senso anche gli imprenditori che hanno una ricevitoria, che sperano di guadagnare sempre di più grazie alle giocate che vengono fatte nella propria azienda. Certo, adesso, per un marketing che alcune volte va oltre il normale, e per aumentare, evidentemente, quelle che sono le giocate, i ricevitori hanno deciso di chiedere delle spiegazioni alla Sisal per quanto concerne una nuova iniziativa che è iniziata nella giornata di ieri.
Superenalotto, giocate gratis: arrivano le richieste di spiegazioni
La situazione è questa: se giochi una schedina in ricevitoria e poi apri un conto gioco online attraverso l’applicazione oppure tramite il sito Superenalotto, si hanno a disposizione fino ad un massimo di 15 giorni di giocate gratis. Una cosa che ai ricevitori non è andata giù e per questo hanno chiesto delle spiegazioni alla Sisal.
Nella lettere inviata ai vertici, si sottolinea come “l’apertura dei conti di gioco effettuata presso i punti di vendita fisici non è associata alcuna iniziativa incentivante, STS ha espresso a Sisal l’esigenza di maggiore considerazione per i ricevitori in ragione della centralità che ricoprono nell’ambito della filiera dei giochi pubblici. La lettera vuole dare voce al malcontento dei ricevitori associati relegati, in tale frangente, a veicolare un’iniziativa a esclusivo vantaggio altrui”. Insomma, qualcosa non sta andando nel verso giusto. E la voce è quella importante di un settore che inizia adesso a vedere la luce dopo la pandemia.
