Bonus animali domestici, assegni in arrivo: fino a 900 euro per te

Bonus animali domestici, ecco cosa devi fare se vuoi ottenere fino a 900 euro annui per prenderti cura del tuo amico a quattro zampe.

I gruppi parlamentari hanno presentato qualcosa come 3000 emendamenti, ragion per cui il governo avrà molto di cui discutere nelle prossime settimane. Uno in particolare ha però solleticato l’interesse degli italiani, non essendo mai stato varato nulla dal genere.

Bonus animali domestici, assegni in arrivo: fino a 900 euro per te
©️LaPresse

Ci riferiamo alla proposta del Gruppo Misto, del quale fa parte Michela Vittoria Brambilla, da sempre paladina degli amici a quattro zampe. Sua e dei suoi colleghi è stata l’idea di proporre un bonus cani e gatti, ma non solo, che sia destinato a promuovere il benessere degli animali domestici e a salvaguardare le biodiversità.

L’idea sarebbe quella di corrispondere un assegno annuo di 150 euro a tutte le famiglie italiane che possiedono un animale da compagnia. Sempre a patto, naturalmente, che lo stesso sia regolarmente iscritto alla relativa anagrafe di appartenenza. Ma come si può ottenere questo incentivo?

Bonus animali d’affezione, l’emendamento e le speranze del Gruppo misto

Intanto è giusto sottolineare immediatamente che il bonus animali domestici è riservato solo ai nuclei familiari il cui Isee sia inferiore ai 15mila euro. Nel caso in cui sia più basso di 7mila euro la cifra raddoppia, quindi si ha diritto a 300 euro di incentivo per ogni animale d’affezione.

Bonus animali domestici, assegni in arrivo: fino a 900 euro per te
Pixabay

Il bonus copre fino ad un massimo di 3 animali per nucleo familiare, quindi chi ha un Isee particolarmente basso può ottenere fino a 900 euro annui. Ne avranno 450, invece, le famiglie il cui Isee sia superiore ai 7mila euro ma inferiore alla soglia dei 15mila euro.

L’emendamento presentato dal Gruppo misto prevede che a corrispondere l’assegno sia l’Inps e che si compili una domanda ad hoc per ottenere il bonus cani e gatti. Vedremo se il governo deciderà di accettarlo e vedremo anche come si comporterà rispetto alle altre proposte “animaliste” giunte sulla scrivania del premier Giorgia Meloni. Alcuni di essi prevedono il taglio dell’Iva sugli alimenti per animali e sulle cure veterinarie, l’istituzione di fondi per la lotta al randagismo e per gli allevamenti senza gabbie.

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