Amir Azadani, la Serie C fa la voce grossa: l’appello e la proposta

Amir Azadani, il presidente Ghirelli è intervenuto a TvPlay: “Ora è tempo di mobilitarci per salvare la vita del calciatore”.

Il reato che gli contestano è quello di “moharebeh”. Che, tradotto dalla lingua persiana, significa “guerra contro Dio”. Amir Nasr-Azadani, 27enne calciatore iraniano, ora rischia di pagare con la vita la sua coraggiosa scelta di opporsi al regime degli Ayatollah.

©️LaPresse

L’ex giocatore del Tractor, squadra della Persian Gulf Pro League, fu arrestato a novembre con l’accusa di aver preso parte all’uccisione di tre membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche. In realtà la sua unica “colpa” è quella di essersi battuto per i diritti delle donne. Per le loro libertà fondamentali, quotidianamente calpestate dal regime illiberale guidato dal regime di Teheran guidato da Khamenei. Dallo scorso settembre l’Iran è sull’orlo di una guerra civile. L’evento scatenante è stata la morte di Mahsa Amini, la 22enne uccisa dalla polizia solo perché non indossava il velo nel modo corretto.

In queste ore in tantissimi si stanno mobilitando per impedire l’esecuzione per impiccagione di Nasr-Azadani. È intervenuto anche il sindacato internazionale dei calciatori (Fifpro), dicendosi “scioccato e disgustato” dalla notizia e chiedendo l’immediata revoca della pena.

Amir Azadani, Ghirelli: “Sabato e domenica iniziative sui campi della C”

La condanna a morte di Nasr-Azadani non può lasciare indifferenti neppure le istituzioni calcistiche italiane. Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, intervenuto ieri ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay, ha detto la sua in merito alla triste vicenda che riguarda il calciatore iraniano. “Posso solo dire che è arrivato il momento di mobilitarci per salvare la vita di Amir“, queste le parole di Ghirelli.

Ghirelli ©️Ansafoto

“In quella terra bellissima che è l’Iran è in corso una repressione violenta – ha proseguito il presidente – Amir va salvato. Possiamo unirci a quelli che provano a bucare il silenzio e la sordità con cui le autorità rispondono. Bisogna far crescere la voce per salvare Amir e tutti quelli che rischiano l’impiccagione. Si stanno eseguendo sentenze senza difesa. Il reato della guerra contro Dio prevede che non ci sia difesa”.

“Dobbiamo essere disponibili ad accoglierlo, a partire dalla serie C da noi e nello stesso tempo interessare il governo perché intervenga a partire dal ministro dello sport e una mobilitazione che investa anche i campi della Serie C”.

Ghirelli ha poi elencato quali potrebbero essere le linee di intervento: “Possiamo fare tre cose: coinvolgere la FIGC perché possa provare ad aprire un canale con la federazione iraniana. Secondo, possiamo spingere il governo a muoversi concretamente. Terzo: sabato e domenica ci sarà un’iniziativa su tutti i campi di Serie C a sostegno di Amir”.

 

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