Ponte 1 novembre 2022: assist dal meteo per chi viaggia

Ponte 1 novembre, molti italiani sperano nelle clementi condizioni meteo per raggiungere i luoghi di vacanza: ecco le previsioni.

Le ultime notizie in fatto di meteo lasciano ben sperare molti vacanzieri pronti a trascorrere 4 giorni di vacanza e in tutto relax. A partire dalla fine del mese e fino a primi di novembre, ovvero da sabato 29 ottobre e fino all’1 novembre successivo, si prevedono numerosi italiani in transito verso i luoghi di villeggiatura. Il cattivo tempo è infatti previsto dalla metà del mese di novembre in poi, mentre possono stare tranquilli tutti coloro che hanno fatto programmi fino al ponte di Ognissanti.

Ponte 1 novembre
Pixabay

Le previsioni meteo per ottobre rimangono in prevalenza stabili, con 2 e fino a 5 gradi sopra la media del periodo. Analoga situazione in montagna. Si registrano fenomeni di nebbia, foschia e nubi basse nelle zone pianeggiate e a valle. Instabilità prevista in Sicilia e sul versante ionico per un passeggero impulso mediterraneo. Alla fine di ottobre potrebbe avvertirsi qualche perturbazione atlantica in Europa ma non in Italia. Forse qualche pioggia al Nord e in Toscana, ma nessun rischio per le temperature miti che continueranno a mantenersi.

Ponte 1 novembre, il meteo

Sebbene si aggireranno per tutta Europa le perturbazioni atlantiche, l’Italia continuerà ad essere risparmiata dal maltempo. I primi di novembre saranno caratterizzati da temperature sopra la media stagionale, frutto delle masse d’aria ancora presenti nel Mediterraneo. L’effetto “ottobrata” può dunque rincuorare quanto hanno in animo la gita fuori porta, giacché in alcune regioni le scuole potrebbero restare chiuse anche il 2 novembre.

Meteo ponte Ognissanti
Le previsioni per il ponte di Ognissanti – Pixabay

Così almeno in Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Marche, Molise, Sardegna e Provincia di Bolzano, dove si rientrerà il 7 successivo. In tema di autonomia scolastica, i singoli istituti possono adottare misure indipendenti anche da quelle regionali, purché sia rispettato il numero dei giorni di attività didattica stabilito dal Ministero dell’Istruzione.

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