Il reddito di cittadinanza arricchisce OnlyFans: “Mi pagano così”

Il reddito di cittadinanza arricchisce OnlyFans. La rivelazione che mette in discussione le modalità di erogazione del benefit

Sul reddito di cittadinanza si sta discutendo sempre più spesso. Non tanto per la sua utilità, ma soprattutto per come viene erogato. Sono stati molti i furbetti scoperti dalle forze dell’ordine negli ultimi anni che lo hanno ricevuto senza averne diritto: ed è qui che il problema diventa serio perché uno strumento d’aiuto si rivela qualcosa che permette di truffare. Fatta la legge trovato l’inganno insomma: un vecchio detto che diventa sempre più attuale.

Il Reddito di Cittadinanza

E poi c’è anche una rivelazione: quella della 25enne milanese Ilaria Borgonovo che ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Giorno. Lei ha aperto un profilo su OnlyFans, la piattaforma che conta oltre 170 milioni di utenti che permette di avere a chi si abbona dei contenuti espliciti. La stessa ha spiegato che molti “clienti” chiedono di pagare appunto con quella card che l’ex ministro dei 5Stelle, Di Maio, ha presentato diversi anni fa ormai in pompa magna.

Il reddito di cittadinanza arricchisce OnlyFans

Il Reddito di Cittadinaza
Di Maio, il ministro che ha voluto il reddito di cittadinanza ©️AnsaFoto

Torniamo al punto di prima: si contesta l’erogazione dei fondi che i cittadini ovviamente in qualche modo pagano e non la bontà del progetto che sicuramente ha aiutato tante famiglie. Ma appare impossibile come si possa pagare un sevizio porno (anche 400 euro come la ragazza ha confermato) direttamente con quella card che dovrebbe servire a fare la spesa.

In tutto questo, la Borgonovo, che ha spiegato pure che paga puntualmente le tasse (e ci mancherebbe, aggiungeremmo noi), ha svelato che il suo guadagno mensile tocca anche quota 10mila euro. Una cifra enorme, che arriva solamente dai contenuti che la stessa “produce” su questa piattaforma. E non è questo il problema: ognuno della sua vita, del proprio corpo, può davvero fare quello che vuole. Il problema inizia dove chi paga le tasse per aiutare chi è in difficoltà economica, si ritrova a “pagare” anche questo servizio.

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