Un “avvocato” per Sinner: l’età non conta o forse sì

Sinner continua a dividere il pubblico dei social e non solo: dopo le polemiche arriva la risposta piccatissima su Twitter.

È la storia più vecchia del mondo. Perché se a salire sul carro dei vincitori non ci vuole niente, altrettanto facile è scendere e rinnegare ciò che è stato. A maggior ragione se il carro in questione appartiene ad un giocatore di grande talento che, com’è giusto che sia, a volte vince e a volte perde.

Sinner
©LaPresse

Come Jannik Sinner, ad esempio, che dopo la gloriosa vittoria ad Umago ha collezionato un paio di sconfitte sul cemento americano. Ko che avrebbero vanificato, secondo molti, tutti i brillanti risultati sin qui ottenuti dal numero 1 d’Italia. Al punto tale da metterne in discussione il talento e le prospettive.

Negli ultimi giorni sui social network non si è parlato che di questo. Di come l’altoatesino e Matteo Berrettini, “colpevole” dello stesso reato, abbiano deluso le aspettative dei tifosi nel momento più delicato della stagione, ossia nel bel mezzo della corsa alle Finals. Fortuna che a difendere Sinner ci ha pensato qualcuno che ha tutto il diritto di parlare di tennis e di commentare i risultati altrui.

Sinner come Federer, Zverev e Tsitsipas

Ad ergersi ad avvocato difensore di Jannik è stato il leggendario Paolo Bertolucci, che con un post su Twitter ha diplomaticamente risposto a quella che è la critica più ingiusta mossa nelle ultime ore ai danni del nativo di Sesto Pusteria. “Oltre non va – ha scritto il conduttore televisivo e radiofonico Claudio Guerrini – 21 anni sono abbastanza“.

A quel punto, indispettito da questa totale mancanza di fiducia nei confronti di Sinner e delle sue immense potenzialità, l’ex tennista ha tirato fuori i numeri. Ha rispolverato, per l’occasione, l’elenco che riassume chi siano i giocatori più giovani ad aver fatto il proprio ingresso in top ten.

Scopriamo così che Sinner occupa un posto di tutto rispetto in questa classifica. Davanti a lui ci sono Nadal, Alcaraz, Djokovic, Murray e Del Potro; ma avevano 20 anni quando sono diventati dei campioni, esattamente come Jannik, anche Zverev, che è stato leggermente più precoce di lui, Tsitsipas e Federer. La miglior risposta che Bertolucci potesse dare.

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