Sinner, la “caccia” è aperta: i fan non si danno pace

Sinner, sui social non si parla che di lui: ecco perché i fan sono così in apprensione dal giorno in cui si è ritirato dallo Slam parigino.

Infiammazione al tendine rotuleo. È stato bollato così, in un primo momento, il problema che ha impedito a Jannik Sinner di proseguire la sua avventura parigina. L’altoatesino, lo ricordiamo, si è ritirato lunedì scorso nel bel mezzo degli ottavi di finale, quando la sfida con Andrey Rublev era ancora in corso.

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Ha lasciato il campo nello stupore generale, sotto gli occhi di un pubblico che non pensava che il fastidio da lui manifestato nella partita precedente fosse grave al punto da indurlo ad abdicare. Lo era eccome, invece. E lo era talmente tanto che il campione deve aver pensato che non ci fosse altra via d’uscita.

Diversi giorni sono passati da quella “fuga” improvvisa da Parigi ma nessuna novità, ancora, è trapelata sul conto del numero 2 d’Italia. La sola ipotesi sin qui avanzata è che il riacutizzarsi del problema al ginocchio possa indurlo a rinunciare completamente alla stagione sull’erba.

Che fine ha fatto Sinner? I fan lanciano l’allarme

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Preoccupa molto, tuttavia, il fatto che nessuna novità sia circolata in merito alle condizioni di salute di Jannik Sinner. Il che ha comprensibilmente mandato nel panico i suoi fan più affezionati, che dibattono in maniera animata sui social network cercando di scambiarsi informazioni sul loro beniamino.

La verità però è che tutto tace. L’altoatesino si sarà certamente sottoposto a tutti gli esami strumentali del caso, ma lui e il suo team devono aver pensato che sia meglio, per il momento, non divulgarne i risultati.

Jannik e lo staff di mister Vagnozzi staranno valutando, probabilmente, in che modo sia meglio procedere. Se optare per il metodo Berrettini e fermarsi fino a che sarà necessario, sacrificando Wimbledon e gli altri appuntamenti sull’erba, o se andare avanti, col rischio però che il problema, ammesso che ci sia e che sia grave, possa degenerare. Ne sapremo di più, presumibilmente, una volta che sarà calato il sipario sul Roland Garros.

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