Rublev salvo per un pelo: il gesto che poteva costargli la squalifica | VIDEO

Rublev dà di matto dopo aver perso il primo set e sfoga la sua rabbia sulla pallina: ecco cosa ha rischiato che accadesse in campo.

Non è raro che i tennisti perdano le staffe. Alcuni sono più equilibrati e sanno gestire meglio la rabbia, incanalandola nei colpi e facendo in modo che il match prenda la giusta piega. Altri sono invece più irascibili e finiscono col rendersi, loro malgrado, protagonisti di orribili siparietti antisportivi.

Rublev
Instagram

Si pensi a quello che Alexander Zverev, numero 3 al mondo, ha combinato in quel di Acapulco lo scorso febbraio. Prese a racchettate (qui il video), e non in senso metaforico, le gambe del giudice di sedia e anche la struttura della sua torretta. Il gesto gli costò la squalifica dal torneo, naturalmente, e anche una sanzione piuttosto salata.

Quello fu un caso indubbiamente eclatante, ma non isolato. Episodi di questo tipo si consumano sempre più spesso sulle superfici di mezzo mondo: tra racchette distrutte (Fognini e Kyrgios sono campioni indiscussi di questa disciplina) e sfoghi a suon di insulti e improperi, non ci si annoia mai.

Rublev perde le staffe e la palla schizza in campo

Quello che ha fatto Andrey Rublev ieri, tuttavia, è stato molto più grave di una racchetta sbattuta con violenza sul cemento o sulla terra. Perché qualcuno, purtroppo, ha rischiato di farsi seriamente male.

Il russo era al suo esordio al Roland Garros e stava affrontando Soonwoo Kwon quando, dopo aver perso il primo set al tie-break, la frustrazione ha preso il sopravvento. Rublev ha colpito la pallina a gioco già fermo, mentre era in corso il cambio campo, con una violenza inaudita. La palla ha sfiorato il volto di uno degli inservienti che stavano pulendo il rosso, sfilandogli il cappellino dalla testa.

Fortunatamente non è accaduto nulla di grave, ma Rublev ha rischiato la squalifica. “È inaccettabile colpire la palla nel modo in cui ho fatto – ha detto a margine del match, come ha raccontato su Twitter Luca Fiorino di Supertennis – Potevo far male a qualcuno. Non è un comportamento professionale e spero di non farlo mai più“. Che gli serva almeno da lezione.

Impostazioni privacy