Ćorić come Sinner: la fine del rapporto e la Sharapova sullo sfondo

Sinner e Ćorić, c’è qualcosa che lega in maniera indissolubile i due tennisti che si sfideranno oggi a Montecarlo.

Il primo ostacolo che Jannik Sinner incontrerà lungo il suo cammino a Montecarlo risponde al nome di Borna Ćorić. Non lasciatevi ingannare dal posto che occupa attualmente nel ranking Atp. Si trova in 198esima posizione non perché non meriti di stare in alto: tutt’altro.

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Nel 2018 era ad un passo dalla top ten: ha un talento naturale, sa il fatto suo e potrebbe rivelarsi particolarmente insidioso in questo primo turno del Rolex-Masters. Il tennista croato è precipitato nella classifica per via di un problema alla spalla: è ancora convalescente, ma metterlo ko potrebbe non essere semplicissimo.

Sarà una gara da non perdere, tanto più se consideriamo che Sinner e Ćorić sono più “simili” di quanto si pensi. I due giocatori hanno in comune qualcosa – anzi, qualcuno – che ha inciso in maniera determinante sulla loro formazione sportiva.

Sinner e Ćorić e quel passato con Piatti

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Anche il croato che oggi sfiderà Jannik nel primo turno dell’Atp di Montecarlo è stato un allievo di Riccardo Piatti, l’allenatore da cui l’altoatesino ha divorziato qualche mese fa. La collaborazione tra il coach che portò il giovanissimo Sinner a Bordighera e Ćorić si è conclusa nel settembre del 2019.

Allenò il croato per oltre un anno e mezzo, salvo poi separarsene a causa, come riferì il tennista, di alcune “controversie” che si trascinavano dall’inizio di quella stagione. “Dopo gli Us Open – aveva raccontato ancora – ci siamo seduti e abbiamo deciso di porre fine alla nostra partnership”.

Il numero 199 del ranking Atp rivelò, ancora, che la goccia che aveva fatto traboccare il vaso fosse stata il fatto che Maria Sharapova avesse a sua volta avviato una collaborazione con Piatti. “È coinvolto in molti progetti – disse, approfondendo le cause di quel divorzio – e non si è solo concentrato su di me, quindi abbiamo deciso che rompere era l’opzione migliore”.

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