Guerra in Ucraina, ripercussioni sulla Formula 1 | Un volante per Giovinazzi

Formula 1, la guerra in Ucraina e i provvedimenti delle varie federazioni si ripercuotono anche sul motorsport: ecco cosa sta succedendo.

Se Fifa e Uefa hanno praticamente bandito i club e la nazionale russa da ogni competizione, la Federazione internazionale dell’auto ha voluto dimostrare la sua vicinanza all’Ucraina in maniera totalmente diversa. Dicendo stop alle bandiere e agli inni del Paese di Putin, ma lasciando i piloti russi liberi di correre.

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Una decisione, questa, che ha diviso il grande pubblico. Il provvedimento assunto dalla Fia è ritenuto contraddittorio, infatti, nella misura in cui è vero che i piloti non potranno gareggiare per i colori nazionali, ma potranno comunque farlo sotto l’egida federale internazionale. Ha infine bandito il GP di Russia, che la Formula 1 si era limitata a sospendere.

Hanno deciso di chiudere le porte in faccia ai piloti russi, invece, la Gran Bretagna e la Finlandia. “Siamo uniti al popolo ucraino dopo l’invasione subita e le azioni inaccettabili in corso – ha detto Richards, a capo del motorsport britannico – Questo è il momento per la comunità del motorsport internazionale di agire e mostrare sostegno al popolo ucraino”.

Formula 1, traballa Mazepin: i possibili scenari

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Con la guerra in Ucraina si mette male quindi per Nikita Mazepin, che non potrà di fatto correre a luglio a Silverstone. Ma, più in generale, la situazione è parecchio ingarbugliata per l’intero team Haas, di cui fa parte anche Mick Schumacker, e per diverse ragioni, tutte connesse l’una all’altra.

Uno degli azionisti di maggioranza dello sponsor di Hass, Uralkali, è Dmitry Mazepin, oligarca molto vicino a Putin e padre, appunto, del pilota Nikita. Difficile immaginare quindi come la questione possa essere risolta.

Qualora la Haas dovesse eliminare, su indicazione della Formula 1, gli adesivi dello sponsor, perderebbe i finanziamenti di Uralkali e perderebbe, come se non bastasse, Mazepin. A quel punto il suo posto potrebbe andare al pilota Ferrare Antonio Giovinazzi o al brasiliano Pietro Fittipaldi.

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