Eurovision 2022, il vincitore c’è già | Le quote su Mahmood e Blanco

Eurovision 2022, i bookmaker hanno già le idee chiarissime: ecco qual è la situazione quote di Mahmood e Blanco e chi è il favorito per la vittoria.

Poco importa che manchino ancora tre mesi all’evento musicale più atteso, dopo Sanremo, dal pubblico italiano. I bookmaker sono all’opera da diversi giorni e hanno già le idee chiarissime su come andrà a finire quest’anno in quel di Torino. I pronostici non potrebbero essere più chiari di così.

Eurovision 2022
I Maneskin, vincitori della scorsa edizione dell’Eurovision ©Getty Images

Al vertici della classifica dei favoriti per la vittoria dell’Eurovision 2022 ci sono, udite udite, coloro i quali nella notte tra sabato e domenica hanno fatto venir giù l’Ariston. Si tratta di Mahmood e Blanco, che con la loro “Brividi” hanno meritatamente vinto il Festival della canzone italiana.

Dalle quote riportate sui vari siti, appare chiaro che gli scommettitori non abbiano il benché minimo dubbio. Il trionfo del mitico e giovanissimo duetto è dato a 4. Il che, tradotto in parole povere, significa che sono praticamente certi che la concorrenza, per quanto agguerrita, non possa dare loro filo da torcere.

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Eurovision 2022, i bookmaker credono in Mahmood e Blanco

Eurovision 2022
Mahmood e Blanco con Amadeus ©Getty Images

Nella classifica dei papabili vincitori dell’Eurovision 2022, subito dopo, vengono l’Australia, la Svezia e la Grecia, il cui successo è dato però a 10. Appare impossibile, invece, il trionfo della Bulgaria, che giace sul fondo a quota 250.

Si tratta naturalmente di una semplicissima previsione. Formulata, per ovvie ragioni, sulla base dell’incredibile consenso ottenuto in tempi record da Mahmood e da Blanco con un brano potentissimo che sembra essere entrato di diritto nel cuore di coloro i quali lo hanno già ascoltato.

Lo scorso anno gli analisti non c’avevano visto giusto. Avevano previsto la vittoria di Barbara Pravi con Voilà, ancora ignari dell’incredibile potenziale dei Maneskin. Non ci resta che sperare, quindi, che quest’anno c’azzecchino. Sarebbe, per il Bel Paese, un bis graditissimo.

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