Australian Open, il dietrofront del governo fa tremare i tennisti

Australian Open, il governo ci ripensa: le regole sono cambiate. Ecco perché le ipotesi avanzate spaventano i tennisti iscritti allo Slam.

Ha trionfato a Melbourne per ben nove volte, Novak Djokovic. Ma stavolta, a meno di un mese dall’inizio degli attesissimi Australian Open, non sappiamo ancora se il numero uno al mondo scenderà in campo o meno. Non ha ancora comunicato a nessuno, infatti, la sua decisione.

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La questione è piuttosto spinosa. In un primo momento, il governo dello Stato di Victoria era stato categorico: tutti i tennisti che arriveranno nella terra dei canguri, si era detto, dovranno essere vaccinati. Ed è qui che cascava l’asino, dal momento che la sua situazione vaccinale è ancora oggi avvolta nel mistero.

Nessuno sa se abbia ricevuto almeno una o più dosi. Tuttavia, sebbene in un primo momento da Melbourne avevano fatto sapere che non sarebbero stati fatti sconti a nessuno, pare essersi aperto un piccolo spiraglio. Se questa proposta andasse in porto, Nole potrebbe partecipare anche nel caso in cui non fosse vaccinato. E anche per i tennisti in gara cambierebbe tutto. Con Djokovic in gioco, ovviamente, vincere sarà ancor più difficile.

Djokovic agli Australian Open: presto il verdetto

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©Getty Images

Il governo locale sta lavorando all’ipotesi di istituire una doppia commissione di esperti che si pronunci, di volta in volta, sul da farsi. Ne faranno parte un immunologo, un esperto di malattie infettive e un medico di medicina generale. Sarà questa equipe, eventualmente, a stabilire se un giocatore non vaccinato possa partecipare o meno agli Australian Open. Decisione che non sarà ovviamente discrezionale, ma che dovrà tenere conto di criteri ben precisi.

Il tennista che intenda sottoporsi al suo giudizio dovrà spiegare il perché della sua mancata immunizzazione, com’è giusto che sia. Dopodiché, l’ultima parola spetterà agli esperti del ministero della Salute, che dovranno valutare il singolo caso in maniera globale. Ma guai a pensare che si tratti di un escamotage per permettere a Novak di scendere in campo, come in molti hanno pensato non appena la notizia è balzata agli onori della cronaca.

“Se Djokovic preferirà non vaccinarsi e non sarà ammesso dal comitato di esperti – ha detto il ministro dello Sport di Victoria Martin Pakula, come riferisce la Gazzetta dello sport – allora non potrà scendere in campo. Dovrà dimostrare ragioni valide per non potersi vaccinare, e come lui tutti gli altri. Non sono io, e nemmeno il Governo a poter decidere se potrà o meno partecipare al torneo”.

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