Tennis e vaccini, il 2022 è un’incognita: rivoluzione in classifica

Tennis e vaccini, il nuovo anno potrebbe essere una vera e propria incognita. E potrebbe portare a una rivoluzione in classifica.

Una decisione che potrebbe di certo stravolgere la classifica Atp l’anno prossimo. Sì, perché in Australia non ammetteranno nessun atleta all’Australian Open, primo torneo del 2022, senza che lo stesso dimostri di essersi vaccinato contro il Covid. E tutto fa pensare, prima di tutti, a Djokovic, che non ha mai voluto rivelare se si sia vaccinato o meno.

Ecco, questo potrebbe cambiare tutto. Sì, perché qualora i big decidessero di non andare – si pensa comunque che anche le altre nazioni si possano adeguare a questa scelta – allora quelli che sono indecisi, per accaparrarsi montepremi e anche punti pesanti nella classifica, potrebbero decidere di vaccinarsi e di conseguenza prendere parte ai prossimi incontri in programma. Una situazione che non è certamente da escludere a priori. Anzi, tutt’altro.

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Tennis e vaccini, cosa succede in Australia

Australian Open
(Getty Images)

Il direttore del torneo Craig Tiley è stato chiaro: “Tutti dovranno essere vaccinati per partecipare all’Australian Open quest’anno. Ci sono state molte speculazioni sulla posizione di Novak. Ha notato e detto pubblicamente che si tratta di una questione privata. Ci piacerebbe vedere Novak qui ma sa che deve essere vaccinato per poter giocare”. Porte aperte, insomma, ma solamente a una sola e chiara condizione.

“Dovresti avere la libertà di scegliere, di decidere cosa vuoi fare. In questo caso particolare, cosa vuoi mettere nel tuo corpo” ha ribadito spesso il serbo stuzzicato sulla questione. Che mai, come detto, ha rivelato nulla su suo stato vaccinale. E la tensione, quando mancano meno di due mesi all’inizio del primo grande evento tennistico dell’anno, inizia decisamente a salire. E con molta attenzione guardano tutti gli atleti che, sapendo che il numero 1 al Mondo potrebbe anche non esserci, allora potrebbe decidere di partecipare al torneo senza pensarci più di tanto. Soldi e punti fanno sempre e comunque la differenza.

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