Berrettini, dopo la sconfitta la beffa: a novembre lui non ci sarà

Berrettini, la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno dopo la sconfitta a Vienna: ecco l’annuncio del tennista. 

Carlos Alcaraz non gli ha dato scampo. E a Matteo Berrettini non è rimasto altro da fare che cedere sotto i colpi del giovanissimo talento spagnolo. Ma quella della sua eliminazione dall’Atp di Vienna non è la sola brutta notizia con la quale saremo costretti a fare i conti in queste ore.

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Il tennista romano ha difatti annunciato, in maniera del tutto inaspettata, di aver cambiato i suoi progetti futuri. Lo ha comunicato tramite i social network, lasciando i fan con l’amaro in bocca a mandando a monte il sogno, nutrito da molti di essi, di vederlo trionfare.

La sua decisione, tuttavia, è parsa irrevocabile. Nonché ragionevole, se si considera che il numero due di Wimbledon ha in programma un appuntamento, ben più importante, al quale è necessario che arrivi in un certo modo. Concentrato, certo, ma soprattutto in forma dal punto di vista fisico.

Berrettini rinuncia a Parigi: ecco perché

Berrettini
Instagram

“Ciao a tutti – ha scritto il fidanzato della tennusta Ajla Tomljanovic su Instagram – Negli ultimi giorni ho avvertito dolore al collo e per questo ho deciso di cancellarmi da Parigi-Bercy. Voglio essere sicuro al 100% di poter competere al meglio alle ATP Finals di Torino. Grazie per il continuo supporto! Ci vediamo a Torino!”.

La notizia, dicevamo, ha colto tutti di sorpresa. E sembra essere quasi una beffa, dal momento che è arrivata a qualche ora di distanza dalla sua sconfitta in quel di Vienna. Ma tant’è. Se Matteo Berrettini, già qualificato alle Finals di Torino, ha deciso di fare così, allora vuol dire che era la cosa giusta.

I riflettori resteranno dunque puntati, in attesa dell’appuntamento piemontese, sull’amico e collega Jannik Sinner. Parigi sarà per lui determinante in vista della qualificazione alle Finals. Ora che è entrato a far parte della classifica mondiale dei migliori tennisti, il suo obiettivo è difatti quello di approdare a Torino insieme a Berrettini.

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