Sky e pay tv a prezzo scontatissimo: multe e sequestri per i furbetti dell’IPTV

Sky, vendevano a prezzi stracciati abbonamenti per la pay tv: multe salatissime per i clienti che alimentavano il giro di pirateria.

Associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità. È questa l’accusa che pende su 24 persone, ora che la Guardia di Finanza di Milano ha scoperto un giro di pirateria che coinvolgeva l’intero territorio nazionale. Un giro talmente impotente da avere addirittura valicato i confini dell’Italia.

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Le persone indagate vendevano illegalmente, e poi distribuivano, flussi video e audio a dei rivenditori. La loro rete coinvolgeva ben 900 reseller che, a loro volta, proponevano in tutto il Bel Paese pacchetti all inclusive che davano libero accesso a tutta una serie di canali televisivi della pay tv. A prezzi agevolatissimi, s’intende.

L’Ansa riferisce che le fiamme gialle avrebbero sequestrato due centrali di trasmissione IPTV: una si trovava in Svizzera, l’altra in Sicilia. A gestirle erano, appunto, le 24 persone al momento indagate, due dei quali elvetici e tutti gli altri, invece, di nazionalità italiana.

Abbonamento Sky a 10 euro: era un giro di pirateria

Sky
(Getty Images)

I 900 rivenditori del giro di pirateria dovranno ora pagare una sanzione che va, a seconda dei casi, da 2mila 582 euro a 25mila 822 euro. La notizia più grossa, tuttavia, è che anche i clienti che hanno acquistato i pacchetti per vedere illegalmente i canali delle piattaforme di pay tv, Sky in primis, sono stati multati.

Sono oltre 2mila, quelli sinora individuati, e ognuno di loro sarà costretto a pagare una multa pari a poco più di 1000 euro. Le perquisizioni si sono concentrate, in particolar modo, in Calabria, Sicilia, Puglia e Lombardia, ma si sono estese anche laddove c’era l’altro quartier generale, ossia in Svizzera.

I clienti beccati in flagrante pagavano una cifra compresa tra i 10 e i 15 euro . Ad un prezzo decisamente irrisorio avevano a disposizione l’accesso illimitato a piattaforme i cui canoni sono generalmente molto più alti. Si godevano così, praticamente a costo zero, tutto il meglio che la pay tv offre ai propri abbonati: eventi sportivi in diretta, film e spettacoli tutelati dal diritto d’autore. Secondo quanto stimato, questo “giochetto” è costato agli operatori del settore qualcosa come 130 milioni di euro.

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