Monza, otto calciatori bloccati dopo la “trasferta” al Casinò

Monza, guai in vista per la squadra brianzola, che milita attualmente nel campionato di Serie B. Lunedì, dopo l’allenamento, otto calciatori hanno varcato i confini italiani per concedersi un pomeriggio di relax al Casinò di Lugano.

Un evento che non farebbe senz’altro discutere se solo non ci fosse in corso una pandemia globale che purtroppo costringe i tesserati delle società calcistiche ad osservare rigidi protocolli di sicurezza.

Di conseguenza, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, l’Ats avrebbe deciso di bloccare i giocatori per dieci giorni, sanzionandoli oltre i cinque giorni previsti per chi rientra dalla Svizzera. Un provvedimento che costringerebbe Mister Brocchi a dover rinunciare ad alcune pedine fondamentali nei due big-match, in ottica promozione, in programma contro Salernitana e Lecce.

Monza, chi sono i calciatori che rischiano lo stop

Monza
Cristian Brocchi (Getty Images)

Secondo Sportitalia i calciatori coinvolti sarebbero Boateng, Bellusci, Anastasio, Gytkjaer e Barillà, Armellino, Bettella e Donati. Un elenco importante, che andrebbe a determinare l’inevitabile indebolimento dell’undici titolare.

Di conseguenza, la società guidata da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, sta già preparando la contromossa, con l’amministratore delegato brianzolo che dovrebbe impugnare il provvedimento chiedendo all’Ats uno sconto di pena, ovvero uno stop di soli cinque giorni. In questa maniera i giocatori potrebbero almeno scendere in campo nella gara interna di martedì prossimo contro il Lecce.

Sul sito internet ufficiale è apparso immediatamente un comunicato in cui si legge che il Monza “Ha appreso dagli organi di stampa che ieri pomeriggio (lunedì ndr), al termine dell’allenamento, alcuni calciatori si sono recati al Casinò di Lugano. Non è vietato recarsi in Svizzera; è però stata senz’altro una leggerezza averlo fatto in questo periodo. I predetti calciatori intendevano trascorrere insieme qualche ora libera del pomeriggio. Hanno peccato di ingenuità e hanno riconosciuto l’errore. L’AC Monza ha prontamente comunicato l’ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale di riferimento e continua a osservare il protocollo anti Covid-19 della Figc, che prevede che i calciatori possano svolgere le loro attività sottoponendosi a tamponi periodici”.

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