Melissa Satta, due cose sul suo passato che nessuno sa

Melissa Satta, prima d’intraprendere la sua carriera televisiva, si è dedicata a due passioni di cui solo in pochi sono a conoscenza. Ecco quali sono.

Sarà affollato come non mai, oggi pomeriggio, il salotto di Silvia Toffanin. Ci saranno, tra i vari ospiti che hanno ricevuto l’invito da parte della padrona di casa, tre donne bellissime: Jo Squillo, Elena Santarelli e Melissa Satta. Ed è proprio su quest’ultima, ex velina e volto noto dello showbiz, che sono puntati i riflettori.

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Sono trascorsi appena due mesi da quando la Satta, che ha alle spalle un’altra storia celebre col bomber Bobo Vieri, ha annunciato la fine del matrimonio con l’uomo che credeva essere l’amore della sua vita. Il calciatore ghanese Kevin-Prince Boateng, dal quale ha avuto un bambino che quest’anno compirà 7 anni.

Una storia finita male, la loro, che sembra aver lasciato alla Satta l’amaro in bocca. Tanto da aver annunciato, ai microfoni di Verissimo, la volontà di riprendere in mano la sua vita come mamma e come donna. È assai probabile, perciò, che la bella Melissa possa tornare a dedicarsi alle passioni che era solita coltivare prima del colpo di fulmine con l’asso del Monza.

Melissa Satta, calcio e karate nel suo passato

 

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Tutti sanno, non fosse altro perché è evidente, che Melissa Satta ha un corpo tonico. Stratosferico, oseremmo dire. Se ne prenda cura da sempre, con allenamenti mirati che le permettono di sfoggiare un fisico talmente tonico e snello da fare invidia a una ragazzina. Ma non è questo il suo unico segreto di bellezza.

Quello che molti ignorano, infatti, è che l’ex velina ha alle spalle un passato da sportivissima. Era una campionessa di karate così promettente da essersi guadagnata una sudatissima cintura marrone, tanto per cominciare.

L’aneddoto più curioso circa il passato di Melissa Satta, ad ogni modo, riguarda il calcio. Non si è limitata a far parte di questo mondo “passivamente”, ma ha addirittura militato in una squadra sportiva femminile, quella del Quartu Sant’Elena. Ed ecco che, all’improvviso, la meraviglia di quel corpo scolpito non è più un mistero.

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