Jogging coronavirus: permesso o no? Il Viminale chiarisce

Jogging sì o no durante le restrizioni per il coronavirus? Il Viminale chiarisce il punto dopo la circolare diffusa ieri dal Ministero dell’Interno sull’uscita consentita ai bambini.

I provvedimenti restrittivi adottati dal governo italiano stanno dando buoni frutti: in Italia il numero quotidiano dei nuovi contagi da coronavirus è leggermente diminuito. Ciononostante, non si può ancora essere tranquilli. Secondo gli esperti, bisogna continuare a essere ferrei nell’applicazione del distanziamento sociale, per evitare che i numeri tornino a salire pericolosamente e che l’emergenza sanitaria duri ancora per troppo tempo.

A tal proposito, una circolare diffusa dal Ministero dell’Interno nella giornata di ieri, martedì 31 marzo, sta facendo discutere.

Ecco un passaggio saliente del testo: «è da intendersi consentito, a un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione». L’apertura è stata concessa in seguito alle pressanti richieste avanzate da quanti sostenevano che fosse necessario concedere ai più piccoli la possibilità di trascorrere fuori di casa almeno qualche momento della giornata, per evitare che il loro isolamento diventasse troppo difficile da sopportare.

Le uscite intorno alla propria abitazione, inoltre, sono permesse per anziani e disabili accompagnati dalle persone che li assistono: in questo caso, la possibilità è riconducibile a «motivazioni di necessità o di salute», come si legge sempre nella circolare.

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Jogging coronavirus: sì o no?

Un altro passaggio recita: «l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)». Questa frase ha alimentato dubbi. Nelle scorse ore, il Viminale ha chiarito che, per gli adulti, rimane consentito fare jogging da soli nei pressi della propria abitazione o, per chi preferisce, anche una semplice camminata. La corsa e la camminata, sempre vicino casa, rientrano entrambe nella categoria di «attività motoria» permessa.

La nuova ordinanza del Ministero dell’Interno ha scatenato dure reazioni da parte di alcune Regioni.

L’Assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, ha dichiarato: «Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal Ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui. L’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile».

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, è stato ancor più duro. Ecco le sue parole: «Considero gravissimo il messaggio proveniente dal Ministero dell’Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora, tra l’altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio. In Campania rimane in vigore l’ordinanza regionale che vieta di uscire a passeggio o di fare jogging».

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