Coronavirus, le conseguenze sul calcio: uno studio del Cies

Anche il mondo del calcio, come tutti i settori, subirà pesanti conseguenze economiche dalla diffusione del coronavirus.

La prossima sessione di calciomercato si preannuncia difficile per numerosi club. La FIFA sta addirittura pensando di ampliarla notevolmente, addirittura facendola durare fino al termine del 2020. Questo per fare in modo che le società non debbano chiudere i bilanci già nel corso dell’estate e abbiano una maggiore libertà nel condurre le trattative, sia in entrata, sia in uscita.

Un’indagine compiuta dall’osservatorio CIES, peraltro, dimostra che i cartellini dei calciatori potrebbero essere clamorosamente deprezzati. L’età del giocatore in questione, la scadenza del suo attuale contratto, l’andamento della sua carriera e le prestazioni da lui recentemente esibite. Sono questi i fattori che sono stati presi in considerazione per portare a termine lo studio. Il caso più clamoroso riguarda Paul Pogba, centrocampista del Manchester United, la cui valutazione sembra destinata a scendere da 65 a 35 milioni di euro.

Cies, la svalutazione del valore economico delle rose dei club

Con riferimento ai club, il CIES riferisce che alcuni di loro potrebbero essere particolarmente penalizzati dall’emergenza sanitaria. Prendendo in considerazione i principali campionati europei, si scopre che il Marsiglia si trova al comando di questa graduatoria negativa, con una svalutazione della rosa che appare stimabile al 37,9%. Al secondo posto c’è l’Inter, il cui organico perderà verosimilmente il 35,7% del valore sul quale poteva contare prima che la pandemia scoppiasse. Una mancata ripresa del campionato rischia di costare 276 milioni di euro ai nerazzurri. Potrebbe farne perdere 222 alla Juventus, 181 al Napoli, 147 alla Roma, 144 al Milan, 114 alla Lazio e 99 alla Fiorentina.

L’ammontare complessivo del valore dei cartellini dei calciatori che militano in Premier League, in Serie A, in Bundesliga, nella Liga e in Ligue 1 diminuirà presumibilmente del 28%, passando da 32,7 a 23,4 miliardi di euro.

Come saggiamente dichiarato da Carlo Ancelotti in un’intervista di pochi giorni fa, insomma, dobbiamo prepararci a conoscere un calcio molto differente da quello che siamo stati abituati a seguire negli ultimi anni.

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